Wise Society : In bici contro il tumore al seno dal Garda a Capo Nord

In bici contro il tumore al seno dal Garda a Capo Nord

di Fabio Di Todaro
16 Maggio 2018

Loretta Pavan guarita dalla malattia che aveva colpito lei e le sue sorelle, partirà per la North Cape 4000: migliaia di km in sella per sostenere i malati oncologici, gli ex malati e i loro familiari

Da imprenditrice a ciclista, quasi di professione: passando per un tumore al seno. Oggi fa sorridere la storia di Loretta Pavan, 57 anni, una volontà di ferro che la porterà ad affrontare una sfida più semplice della malattia che l’ha colpita dal 2006, ma non per questo irrilevante. Il 28 luglio questa donna vicentina, che anche sul sellino è raro vedere senza il suo amato rossetto rosso, partirà dal lago di Garda come concorrente della «NorthCape 4000»: una gara di oltre quattromila chilometri snodati lungo dieci nazioni, con approdo finale a Capo Nord.

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Ex imprenditrice, la vicentina Loretta Pavan ha avuto un tumore al seno, la stessa tremenda malattia che si è portata via in giovane età le sue due sorelle, morte a nove mesi l’una dall’altra, Foto: Loretta Pavan

LA MALATTIA COME SVOLTA DI VITA – Per comprendere al meglio il percorso straordinario di questa donna occorre fare un passo indietro. Nel 2006 a Loretta venne diagnosticato un tumore al seno, la stessa tremenda malattia che si è portata via in giovane età le sue due sorelle, morte a nove mesi l’una dall’altra. Seguì un periodo frenetico fatto di ricoveri, interventi e terapie. Ma anche di intere giornate in ufficio, riunioni estenuanti e bilanci da fare. Loretta cominciò a riflettere e, aiutata della sua oncologa, decise di cambiare vita: abbandonò l’azienda e sale in bici. Era il 2008: da allora non ha più smesso di pedalare, fino a entrare nel mondo «randonnè». Un ciclismo non esasperato dalla competizione, dalle classifiche, dalle griglie di partenza, ma non per questo meno impegnativo e severo. Dove chi sta a fianco non è l’avversario da battere, ma il compagno di viaggio. Loretta, nel tempo, ha portato a termine fide incredibili: come la Parigi-Brest-Parigi (1200 chilometri con dodicimila metri di dislivello) o la Pinerolo-Barcellona-Pinerolo (1600 chilometri con ventimila metri di dislivello). Lo scorso anno ha scalato 56 volte il Monte Grappa, un posto magico che lei chiama«la mia montagna». In sella Loretta ha imparato a riassaporare il piacere di stare a contatto con la natura e la sua spiritualità.

VERSO IL 28 LUGLIO – «Pedalando, ho imparato ad affrontare la malattia e a dedicarmi alle persone che vivono la mia stessa situazione», racconta alla vigilia dell’appuntamento, che cadrà nel pieno dell’estate. L’occasione sarà utile anche per sostenere la causa de «Gli amici del quinto piano»: un gruppo di volontari che ha l’obiettivo di sostenere i malati oncologici, gli ex malati e i loro familiari attraverso il loro coinvolgimento in attività legate alla cultura, al benessere, all’alimentazione e alla promozione dei diritti del malato. Loretta, grazie alla visibilità ottenuta, raccoglie fondi per questo gruppo e per le tantissime iniziative di cui è promotore. Forte ed elegante, perché non rinuncia mai alla sua femminilità, l’ex imprenditrice votatasi al ciclismo ha gambe resistenti, ma soprattutto determinazione e tanta concentrazione. In queste settimane, assieme a Giuseppe Rizzotto, suo compagno di viaggio, ha dato il via alle prove tecniche in vista dell’impresa. Macinano chilometri su chilometri, anche trecento al giorno. Testano sia le bici sia gli accessori e la disposizione delle poche borse che riusciranno a portarsi. Ogni dettaglio deve essere studiato alla perfezione perché, una volta partiti, non potranno più fermarsi. Durante la gara non è infatti previsto alcun supporto ai partecipanti da parte di terzi. Loretta ha previsto in media dalle 16 alle 18 ore giornaliere sulla sella, decisione autonoma e personale: la libertà d’interpretazione è il principio fondante della

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Il percorso dal Garda a Capo Nord che Loretta Pavan affronterà dal 28 luglio insieme aGiuseppe Rizzotto. 4000 km in bici contro il tumore al seno e per aiutare gli altri

«NorthCape 4000», i partecipanti sono liberi di affrontare il percorso come meglio credono, gestendosi i chilometri e le ore in sella, in solitaria o in squadra, con persone conosciute il giorno della partenza o con un gruppo di amici. La sfida che la attende è un’emozione forte per Loretta, che non è però spaventata. «Mai mollare, ce la posso fare», ripete, con quell’energia e quella determinazione tipica di chi ha affrontato esperienze ben più difficili.

Twitter @fabioditodaro

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