Wise Society : In spiaggia con il cane: le regole da seguire

In spiaggia con il cane: le regole da seguire

di Francesca Tozzi
30 Maggio 2013

Chi frequenta le spiagge libere con i propri amici a quattro zampe può suscitare l'irritazione degli altri bagnanti ed essere invitato ad andarsene. Ecco perché è importante conoscere sia i propri diritti sia le regole da seguire. Per prevenire le liti o affrontarle preparati

L’inverno sembra non volersene andare ma gli italiani hanno già cominciato a frequentare le spiagge, per lo più al Sud e spesso in compagnia dei loro amici a quattro zampe. Compagnia che non viene ben tollerata a giudicare dalle lamentele di proprietari di cani cacciati dalle spiagge libere o dalla battigia.

Chi ha ragione? Per fare chiarezza sulla questione l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) lancia la campagna “libero cane in libera spiaggia”. La campagna consiste in tre attività di segnalazione, consulenza e una petizione da inviare al nuovo Ministro del turismo con l’obiettivo di raggiungere il 20% di spiagge libere strutturate e aperte ai bagnanti con animali. AIDAA mette a disposizione il proprio servizio di tutela legale sui cani in spiaggia: chiunque ne avesse bisogno potrà ricevere una consulenza on-line per tutta l’estate scrivendo a tribunaleanimali2@libero.it oppure telefonando al 3926552051 tutti i giorni da 1 giugno al 30 settembre dalle 13 alle 15. Godersi la spiaggia con il proprio cane senza dare fastidio agli altri o esserne infastidito è possibile: basta seguire qualche semplice regola.

  1. Nessuno ha il diritto di cacciarvi da una spiaggia pubblica o dalla battigia se siete con il vostro cane in assenza di un divieto chiaramente esposto e pubblicizzato regolarmente. Men che meno bagnini o altri bagnanti possono rivolgersi a voi con epiteti o invitandovi ad andarvene; in tal caso gli stessi possono essere denunciati per molestie.
  2. Solo le forze dell’ordine, e in particolare la Capitaneria di Porto e i Vigili Urbani, possono rivolgersi a voi invitandovi ad allontanarvi non prima di avervi informato della presenza della relativa ordinanza di divieto, di cui avete diritto non solo di conoscere il numero e la scadenza, ma anche di leggere il contenuto.
  3. Nessuno mai in nessun caso può allontanarvi dalla battigia; l’importante è che voi abbiate sempre con voi il sacchettino e la paletta (o il guanto) per la raccolta degli escrementi e una bottiglietta di acqua da versare sull’urina.
  4. Qualora il vigile o l’esponente della forza pubblica si rifiutasse di farvi leggere l’ordinanza o l’articolo di regolamento o legge regionale che vi impone di allontanarvi dalle spiagge con il vostro cane, chiedetegli immediatamente il numero di matricola e inviate protesta scritta all’ente di riferimento (comune, capitaneria di porto o comando di carabinieri o altre forze dell’ordine) spiegando quanto accaduto e inviatene copia alla Procura della Repubblica competente per territorio indicando il numero di matricola di chi si è rifiutato di mostrarvi le ordinanze: lo stesso è passibile del reato di omissione di atti di ufficio.
  5. In caso di multa scrivete sempre sul verbale le motivazioni che vi hanno indotto a rimanere in spiaggia (mancanza di cartelli di divieto o di indicazione del numero di ordinanza e data di divieto dietro i cartelli, interventi poco corretti di chi è preposto al controllo della spiaggia o altro). In questi casi la multa può essere impugnata davanti a un giudice di pace e basta una sola infrazione della sua stesura a renderla nulla.
  6. Segnalate al comando di competenza eventuali disparità di trattamento riservate, anche negli stabilimenti privati, a bagnanti con il cane (anche in caso di divieto) e altre situazioni di divieto conosciute (bagnanti che violano le regole di tuffo in mare o altro). E ricordate che stare in spiaggia con il vostro animale è un vostro diritto.
© Riproduzione riservata
Altri contenuti su questi temi: , ,
Continua a leggere questo articolo: