Wise Society : I giovani di Amsterdam portano l’arte al bar

I giovani di Amsterdam portano l’arte al bar

di Francesca Tozzi
27 Aprile 2012

Più di 70 opere invadono il tessuto quotidiano della capitale olandese. All'insegna dell'ironia come strumento di critica sociale. Una mostra che sperimenta il potere dell'arte quando è imprevedibile e fuori dai circuiti ufficiali

Quando l’arte esce dalle gallerie e passa per le strade entrando poi nei supermarket, allo stadio o in luoghi molto prosaici e poco artistici, si può permettere di essere umoristica e provocatoria. Succede ad Amsterdam. Gli artefici dell’iniziativa sono i partecipanti del “De Appel Curatorial Program 2011-12” che hanno messo in piedi “Tre artisti entrano in un bar…”, esposizione in luoghi fisici e non fisici della capitale olandese dove, fino al 12 maggio, più di settanta opere realizzate da più di novanta artisti, studenti e residenti di ogni corso di laurea e post-laurea accademica di Paesi Bassi, sono messe in scena al teatro Het Veem, allo stadio, in un supermercato, in televisione, su un marciapiede, al telefono e via web al computer e in molti altri posti. Regola fondamentale: produrre nuove opere che utilizzino un potenziale critico di umorismo, realizzato al di fuori dello spazio della galleria e reso pubblico per la durata della mostra. Tutti i lavori si svolgono nel tessuto quotidiano, mentre la scuola De Appel apre le sue porte ai visitatori solo al sabato, con lezioni, workshop e passi teorici raccontati da professori di fama internazionale.

I giovani del “De Appel Curatorial Program” hanno fondato per l’occasione il collettivo “The Black Swan”, per testare le potenzialità dell’arte come strumento critico per l’analisi delle questioni sociali, politiche e culturali. La mostra sperimenta le molte possibilità e strategie per la diffusione dell’arte: sia che le opere d’arte sviluppino un rapporto di dialogo “uno a uno” con lo spettatore, sia che raggiungano un pubblico ignaro o siano visibili ad una massa, ci sarà sempre qualcuno a fare una battuta, con o senza consenso. Per il saggista americano libanese Nassim Nicholas Taleb, un Cigno Nero è un evento che non è prevedibile in anticipo, solo in retrospettiva, e che ha un forte impatto nella società. Quindi, “The Black Swan” si propone di indagare le potenzialità dell’imprevedibilità e del caso nella pratica artistica e del processo espositivo. Tutto tramite un forte senso dell’ironia. Per maggiori informazioni: www.threeartistswalkintoabar.com Fonte: exibart.com

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