Wise Society : Guida alle vacanze responsabili

Guida alle vacanze responsabili

di di Sebastiano Guanziroli
15 Maggio 2013

Pranzare con una famiglia di Zanzibar, salvare le tartarughe marine o ripercorrere la strada del caffè ai Caraibi. E' un nuovo concetto di viaggio. Più attento e rispettoso delle comunità e dell'ambiente. Senza dimenticare il piacere di scoprire luoghi e persone

Viaggiare è muoversi, vedere, conoscere, imparare… ma anche inquinare, sfruttare risorse, cambiare (non sempre in meglio) la struttura sociale dei paesi meta del viaggio. Negli ultimi anni, parallelamente all’avanzare del turismo di massa, si è sviluppata una rete di opportunità per chi vuole viaggiare minimizzando il proprio impatto sull’ambiente, sull’economia e sulla società che lo ospita, o addirittura destinando una parte delle proprie vacanze a concreti progetti di solidarietà e aiuto. Ci sono tanti modi diversi di essere “viaggiatori responsabili”, accomunati dallo spirito etico e consapevole di chi va incontro con rispetto alle persone e alla natura dei luoghi di vacanza. Ecco una piccola guida con qualche suggerimento.

 

L’AITR, ”Associazione Italiana Turismo Responsabile”, raccoglie tra i suoi soci 13 Organizzazioni non governative che si occupano stabilmente di progetti di turismo nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, e 16 tour operator che hanno programmazioni ispirate ai principi di turismo responsabile. In più, ne fanno parte organizzazioni nazionali come ARCI, CTS e tante altre piccole associazioni che talvolta organizzano viaggi occasionali per i propri soci.
Durante i viaggi solidali, oltre a visitare le bellezze naturali e culturali di un paese, generalmente sono previsti incontri diretti con la popolazione e i rappresentanti di associazioni, missioni e organizzazioni impegnate in progetti di sviluppo sociale e ambientale.

A Zanzibar, per esempio, può capitare di pranzare presso una famiglia locale e poi di visitare i progetti di conservazione ambientale con un responsabile locale. In India, invece, si può gustare la cucina organica del Navdanya Sloow Food Café, legata ai progetti per la biodiversità avviati da Vandana Shiva. In questo genere di viaggi si utilizzano le strutture ricettive e i trasporti pubblici del luogo, affinché il denaro rimanga alla comunità locale. I pernottamenti avvengono presso strutture fornite dalle stesse organizzazioni visitate o alberghi a conduzione familiare e locale.

Cavalcare nei boschi, discendere fiumi in canoa, avvistare delfini, aiutare tartarughe marine insieme a nuovi compagni di viaggio è invece ciò che può capitare a chi volesse partire con le Vacanze natura organizzate dal Wwf. Sono più di 100 le proposte per trascorrere almeno una settimana in Italia o in Europa, e siccome il 2010 è l’Anno della Biodiversità l’obiettivo è vivere nella natura imparando a rispettarla e a tutelarla. Adatte a tutte le fasce di età, sono articolate in programmi specifici per bambini, famiglie con bambini, viaggi “avventurosi” per under 25 e vacanze pensate per gli adulti. Nei Campi Avventura per ragazzi, ideati per avvicinarsi in modo coinvolgente alla natura, magari rinunciando a qualche comodità, si seguono le tracce dell’orso in Abruzzo, si costruiscono rifugi nelle foreste, si curano orti e animali di fattoria.

Nelle Vacanze Natura Famiglie invece si naviga in barca a vela nei mari di Toscana o della Croazia o si trascorrono giornate in fattorie biologiche. Le Vacanze Natura per adulti, infine, sono dedicate ai turisti responsabili che vogliono scoprire la natura senza danneggiarla, conoscere tradizioni e culture dei luoghi visitati, vivere le vacanze secondo modi di vita semplici.

 

Un altro modo di viaggiare è andare alla scoperta dei Paesi dove si producono oggetti e alimenti che usiamo comunemente durante la vita quotidiana, per esempio i prodotti venduti nelle botteghe del commercio equo e solidale. ViaggieMiraggi e Ctm Altromercato propongono un viaggio in Messico che parte da Oaxaca, attraversa il Chiapas e arriva fino ai Caraibi per scoprire come vivono e lavorano i produttori del caffé e del miele del commercio equo. In Ecuador, invece, oltre a percorrere tutto il paese dalla costa del Pacifico all’Amazzonia, si visitano numerose piccole comunità contadine dove hanno sede le cooperative che lavorano per le botteghe. Viaggi che arricchiscono umanamente grazie all’incontro di persone appartenenti a culture davvero lontane che altrimenti sarebbe difficile conoscere.

Per chi volesse rimboccarsi le maniche, con l’Ong Humana si partecipa in prima persona a un progetto di sviluppo in Mozambico, nella località di Muzuane, sull’Oceano Indiano. I turisti solidali alloggiano in una confortevole struttura affacciata sul mare, gestita dagli studenti iscritti all’indirizzo turistico-alberghiero della scuola professionale di Muzuane. Ai partecipanti è richiesto un aiuto nella manutenzione di edifici e attrezzature, in attività di scolarizzazione e di supporto agli operatori locali. Il tutto, però, a pochi metri dalle acque cristalline e dai paesaggi incontaminati dell’oceano: anche dentro al viaggiatore responsabile più coscienzioso alberga un piccolo turista

 

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