Andar per boschi riduce i pensieri negativi. Per farlo in vacanza c'è Ecobnb, la prima comunità italiana di alloggi ecosostenibili
Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, scriveva Henry David Thoreau nel 1854 nel suo Walden. Riscritta oggi, quella frase suonerebbe probabilmente: andai nei boschi per il mio benessere fisico e mentale. Un recente studio dell’Università di Stanford, portato avanti dal ricercatore Gregory Bratman, ha infatti dimostrato che camminare nei boschi ha effetti benefici sulla salute.
A certificarlo l’esperienza di 38 persone. Dopo essere stati sottoposti a un questionario volto a misurare la tendenza alla formulazione di pensieri negativi, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno gruppo ha passeggiato per 90 minuti in un parco vicino a Standford, mentre l’altro ha camminato lunga una strada trafficata di Palo Alto. Neanche a dirlo, quelli che hanno passeggiato immersi nella natura hanno mostrato una diminuzione nella formulazione di pensieri negativi, un abbassamento della pressione e un rapido cambiamento positivo sull’umore. Insomma, una conferma scientifica per un’idea generalmente condivisa.
Ecobnb: il sito per prenotare vacanze green e a contatto con la natura
Purtroppo, non tutti hanno, quotidianamente, l’opportunità di immergersi per una lunga passeggiata rinfrancante in un bosco, ma di sicuro, in periodo di vacanze è possibile sfruttare al meglio il tempo libero per godere un’immersione totale nella natura. Proprio per facilitare la ricerca delle strutture ricettive eco-friendly, è nata in Italia, la Community del Turismo Sostenibile Ecobnb, che ha messo in rete moltissime sistemazioni ecologiche e attente alla sostenibilità ambientale, che vanno dalle case sull’albero all’agriturismo biologico.
Foto di Paulo Felipe Assis Silva / Unsplash
Alcune delle proposte di Ecobnb
Su Ecobnb, si può, infatti, scegliere un B&B eco-friendly immerso in oltre cento ettari di boschi alle porte di Parma, una una casetta sugli alberi nel Parco Nazionale d’Abruzzo, un’antica torre tra le colline di Siena, una residenza d’epoca nel cuore del Cilento. Oppure, ancora, dormire in una yurta mongola immersa in un bosco con vista su Torino, un casale tra gli ulivi e i vigneti del Chianti, una malga nel bosco dell’Alta Langa, un villaggio ecologico nel cuore dell’Umbria, o un casale tra i boschi del Parco Regionale Taburno Camposauro in Campania. Ecobnb è nato, infatti, per far emergere, mettendole in rete, le possibilità di turismo responsabile, rispettoso dell’ambiente, dell’economia e delle comunità locali.
Come nasce la community?
La storia della community – si legge sul sito – inizia qualche anno fa con ViaggiVerdi, la community italiana dedicata al turismo sostenibile. Il progetto è diventato Ecobnb grazie al finanziamento Seed Money 2014 di Trentino sviluppo e al co-finanziamento Europeo EcoDots dedicato a progetti di turismo sostenibile.
Oggi Ecobnb, partner di aziende che operano nel campo della green economy, di associazioni impegnate nella promozione del turismo responsabile, di Gruppi di Acquisto Solidale, dell’associazione internazionale dedicata all’ecoturismo TIES, The International Ecotourism Society, promuove un turismo responsabile e a ridotto impatto ambientale, i soggiorni in strutture ricettive eco-sostenibili, il cibo biologico, gli itinerari rispettosi dell’ambiente, gli spostamenti non inquinanti, la riscoperta di luoghi vicini ed autentici.
Foto di Frances Gunn / Unsplash
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