Wise Society : Braccialini: A smile for Africa per aiutare i bambini di strada

Braccialini: A smile for Africa per aiutare i bambini di strada

di Redazione Wise Society
7 Giugno 2013

La storica maison fiorentina, in collaborazione con Busajo Onlus, lancia una nuova linea di borse i cui proventi sono destinati a finanziare un pozzo artesiano a Soddo in Etiopia. Operazione necessaria alla costruzione di un centro di accoglienza

Un progetto benefico per realizzare un pozzo artesiano a Soddo, città che si trova a 2000 metri di altitudine nella zona sud occidentale dell’Etiopia: così la storica maison toscana ha scelto di aggiungere un tassello alla politica di sostenibilità che da qualche anno contraddistingue alcune decisioni in ambito aziendale e di prodotto. Ultima nata è l’iniziativa A smile for Africa, pensata in collaborazione con Busajo Onlus, organizzazione attiva in Etiopia dal 2009 per promuovere educazione e istruzione delle giovani generazioni. Braccialini ha creato una linea di colorate shopping bag  in pelle con pochette in canvas, i cui ricavi andranno a sostenere la costruzione di un pozzo artesiano necessario alla realizzazione un centro di accoglienza per i bambini di strada del centro etiope.

Un’attenzione all’altro che è arrivata in Africa ma parte da Scandicci dove la griffe nel 2010 ha inaugurato la nuova sede aziendale di 11 mila metri quadrati (nell’area Le Cure dove prima sorgeva un’antica fonderia fiorentina) ideata per migliorare lo stato di benessere dei dipendenti. Spazi dedicati al relax, una palestra e un asilo nido di 200 metri quadrati per i figli dei collaboratori: tutta la progettazione è stata studiata da Chan Tit-kwan, maestro di Feng Shui di Hong Kong, per migliorare la vivibilità degli ambienti e favorire la serenità mentale di chi li abita.

L’edificio, con una struttura di cemento a vista, è opera dell’architetto Sandro Cammelli, dove l’elemento di maggiore impatto è la facciata principale, interamente sovrastata da un giardino verticale, allestito con piante di edera, che oltre a ridurre fino a 18 decibel l’inquinamento acustico proveniente dall’esterno, funziona anche da stabilizzatore termico, con la possibilità di ridurre di 15 gradi centigradi la temperatura della parete esposta al sole, con conseguente riduzione dei consumi energetici. Sempre in quest’ottica, il progetto prevede l’utilizzo di fonti rinnovabili come un impianto solare termico e fotovoltaico ed il recupero dell’acqua piovana per l’alimentazione del giardino.

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