Nove giorni di parole, immagini ed emozioni all'insegna della lettura condivisa che coinvolge bambini e genitori
Nelle biblioteche, negli spazi pubblici ma anche negli ambulatori, nei nidi e nelle scuole dell’infanzia di moltissime città italiane (il programma completo è disponibile qui) da oggi e fino al 23 novembre 2014 torna la Settimana Nazionale Nati per Leggere, “Diritti alle storie!”. Nove giorni di parole, immagini ed emozioni condivise avvolte tra le pagine dei libri. In quei giorni i presidi regionali e locali Nati per leggere sono stati invitati a organizzare momenti di letture e condivisione con i bambini e le famiglie affinché il diritto alle storie sia garantito in primo luogo tra le mura domestiche e a scuola.
Giunta alla seconda edizione, la manifestazione ha scelto di celebrare il diritto alle Storie proprio nella settimana in cui ricorre la Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (in quel giorno il 20 novembre tutte le famiglie verranno invitate ad apporre sulla porta della propria abitazione la targhetta “Qui abita una famiglia nata per leggere”) per esprimere con un messaggio deciso e universale che ogni bambino ha diritto ad essere protetto anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo non solo dalla malattia e dalla violenza. Nati per leggere infatti consente ad adulti e bambini di conoscersi e riconoscersi in un’attività semplice e di forte intensità alla portata di tutti – la lettura condivisa -restituendo ai genitori uno spazio d’azione efficace, sostenibile, piacevole e naturale; dall’altro concede al bambino un tempo per dimostrare le proprie competenze, attitudini, disponibilità.
Perché come sostengono i promotori: «Tramite la Settimana Nazionale, Nati per leggere si propone di garantire che alle bambine e ai bambini non manchino mai da parte degli adulti tempo, voce e storie. E che ci siano in ogni città, in ogni paese da Nord a Sud, sulle isole e sulle cime delle montagne spazi riservati alle storie belle, di qualità che nutrono e aiutano a crescere, da leggere tutti insieme, #abassavoce».
