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Silvia Canevara: «Il tosaerba più ecologico? Un gregge di pecore»

di Rossana Caviglioli
28 Dicembre 2015

La fondatrice di Pecorelle, l'azienda di giardinaggio più ecologica d'Italia che usa ovini di razza al posto del tosaerba, racconta la sua intuizione

Le pecore di razza Nana d’Ouessant un tosaerba ecologicoEx cronista del Cittadino di Lodi, Silvia Canevara ha deciso meno di un anno fa di cambiare vita. Ha comprato una ventina di pecore nane e ha fondato Pecorelle, un servizio di giardinaggio attivo nelle province di Milano, Lodi, Cremona, Pavia e Piacenza che utilizza piccole greggi come tosaerba ecologico al posto di quelli tradizionali. «Ognuna delle mie pecore ha un suo carattere specifico e ovviamente un nome. Quello di una delle persone che mi ha sostenuto in questo progetto».

Da dove è nata l’idea?

Tutto è iniziato quando ho visitato la fiera zootecnica di Codogno e mi sono imbattuta negli ovini di razza Nana d’Ouessant, di origine bretone. Ho scoperto che vengono tradizionalmente usati anche come “giardinieri”. L’idea mi è frullata dentro per diversi anni – la vita di campagna è sempre stata la mia grande passione – finché ho deciso di buttarmi. Così ho comprato i primi animali e ho dato vita alla mia piccola start-up.

E’ la prima iniziativa di questo genere in Italia?

Ci sono stati alcuni progetti, uno dei quali riguardava il comune di Torino, che non si sono mai trasformati in qualcosa di stabile. Invece all’estero, soprattutto in Francia, è prassi comune utilizzare le pecore al posto dei tosaerba meccanici. Esistono grosse aziende, come la Ecomouton, che allevano centinaia di pecore nane e hanno in appalto la cura delle aree verdi delle amministrazioni pubbliche o delle multinazionali. Questo mi ha convinto che il mio progetto poteva avere successo.

Come funziona il servizio?

In pratica si tratta di una “adozione con supporto”. Non è possibile trasportare di continuo gli animali avanti e indietro su un camioncino, così le pecore, in numero variabile a seconda dell’estensione del terreno, vengono consegnate al proprietario dell’area. Il suo compito è solo di garantirne il benessere. Al resto pensiamo noi: recinzioni, abbeveratoi, ricoveri, controlli, integrazioni alimentari e assistenza per qualunque problema. Il servizio inizia a marzo e finisce a ottobre, quando l’erba smette di crescere. A quel punto passiamo a ritirare il gregge e lo custodiamo fino alla primavera successiva.

Qual è la vostra clientela tipo?

I nostri clienti ideali sono le amministrazioni locali e le aziende che vogliono curare le loro aree verdi, ma anche i proprietari di frutteti o vigneti, i grandi parchi, le residenze storiche e gli hotel, anche di lusso. Molti vedono le nostre pecorelle come un abbellimento. In effetti è una razza davvero graziosa, con lana pregiata, e la taglia è minuscola, più meno quella di un labrador. Al contrario di quanto si possa pensare, non sono animali che si spaventano facilmente e sono molto socievoli. Quindi sono adatti anche a luoghi aperti al pubblico, ovviamente dietro una recinzione.

Ci sono casi in cui non si può ricorrere a Pecorelle?

Ci sono vari parametri da considerare, tra cui le dimensioni dell’area verde. Il numero minimo di pecore adottabili è tre, perché sono animali gregari e non possono vivere isolate. Per questo richiediamo una superficie di almeno 3mila mq, anche divisa in appezzamenti. Bisogna poi guardare alle caratteristiche del prato: un campo da calcio ad esempio non va bene, perché bisogna garantire la presenza di più tipi d’erba.

Quali sono i vantaggi rispetto a un tosaerba meccanico?

Oltre a quelli etici ed ecologici, ci sono molti miglioramenti dal punto di vista della qualità del prato. Le pecore rilasciano fertilizzante naturale, molto più pregiato di quello chimico. Migliora la qualità dell’erba, perché non viene falciato via tutto ma le piante vengono selezionate, con un crollo di quelle infestanti. E viene garantita la biodiversità, con la tutela degli insetti e della microfauna. Per un’azienda è un bel biglietto da visita e un modo per riequilibrare il bilancio energetico. Per non parlare del rumore e della puzza di carburante, che vengono ridotti a zero.

Economicamente è vantaggioso?

Tariffe standard non ne esistono: variano in base alle caratteristiche del terreno e alle esigenze, anche economiche, del cliente. Posso però dire che il prezzo di Pecorelle è equivalente a quello di un servizio di sfalcio tradizionale e in alcuni casi consente di ottenere un risparmio fino al 30%.

Avete dei piani per il futuro?

Sarebbe fantastico riuscire a collaborare con le scuole. Ora iniziano a diffondersi gli asili agricoli, che garantiscono ai bambini un contatto diretto con la natura. La razza Nana d’Ouessant viene già usata di frequente nella pet therapy, proprio per il suo carattere aperto. Nelle case di riposo, nelle carceri o nelle comunità, questi animali sono perfetti sia per falciare il prato che per tenere compagnia agli ospiti. E posso garantire una cosa: oltre ad essere belle, le mie pecorelle sono proprio simpatiche.

© Riproduzione riservata
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