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Paolo Rota: l’esperienza di Bayerische Landesbank

di di Sara Donati
2 Febbraio 2011

Il Vice Direttore Generale e Direttore Amministrativo della fililale italiana di Bayerische Landesbank racconta come e perchè l'azienda bancaria di casa madre tedesca si è mossa per valutare lo stress lavoro correlato. Con un questionario anonimo compilato online

Paolo Rota, banchierePaolo Rota è vicedirettore generale di Bayerische Landesbank (filiale di Milano) organizzazione di Casa Madre tedesca che opera nel settore finanziario-bancario. È presente in Italia dal 1994, inizialmente con un ufficio di Rappresentanza e dal 1997 con una Filiale operativa specializzata in attività di Corporate Banking con focus alla finanza strutturata e di progetto. ci racconta come in un settore in crisi come quello finanziario, sia stato importante, cogliendo l’occasione fornita dalla nuova legge dello stress lavoro-correlato, per rivedere l’assetto organizzativo, a partire dalle esperienze dei dipendenti suddivisi in gruppi di lavoro. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare come sono andate le cose nell’azienda dove lavora, da sempre attenta al benessere dei propri dipendenti

 

Perché la vostra azienda rappresenta un caso significativo?

 

Lavoriamo in un settore, quello bancario, che ha molto risentito della importante crisi del sistema finanziario internazionale. Basti pensare al caso “Lehman Brothers” che ha in pratica innescato l’intero processo. In seguito alla ristrutturazione e riorganizzazione del gruppo BayernLB, dovute proprio alle nuove difficoltà del mercato, anche la filiale Italiana ha subito un significativo ridimensionamento generale. Ma, nonostante la crisi, abbiamo deciso di affrontare subito, in modo serio e rigoroso, la valutazione dello stress in azienda, consapevoli di mettere in atto un processo di sviluppo organizzativo finalizzato alla salute ed anche all’efficienza. Tutto ciò in linea con l’attenzione alla persona, alle risorse umane, che ha da sempre caratterizzato la filosofia della gestione del personale da parte del management nella nostra azienda.

Dipendenti al lavoro

In che cosa consiste l’attuazione della legge cosiddetta “stressometro”?

 

I risultati degli studi realizzati da società di consulenza cui ci siamo rivolti ci ha permesso di evidenziare in modo chiaro gli elementi di debolezza su cui agire per sviluppare il potenziale delle persone

 

Come è stata accolta al vostro interno la valutazione dello stress?

 

I dipendenti hanno accolto molto favorevolmente l’opportunità di dare il proprio contributo, mediante la compilazione del questionario proposto dal nostro consulente aziendale, allo sviluppo della qualità dell’organizzazione: questo ha favorito l’engagement e la motivazione. Inoltre la valutazione ci ha permesso di evidenziare come in alcuni settori aziendali fosse necessario intervenire in modo focalizzato supportando le competenze delle singole persone che ricoprono ruoli e funzioni di responsabilità. Ad esempio ci ha permesso di renderci conto che in alcuni dirigenti avessero la necessità di potenziare le competenze di delega, di coordinamento, di problem solving, ma anche di promozione e motivazione nei collaboratori.

 

Come vede il futuro?

Nonostante la difficile situazione dovuta alla mancanza di segnali di ripresa dell’economia in Italia, un approccio costruttivo e di sviluppo orientato all’organizzazione oltre che promuovere benessere consente anche a migliorare la performance e l’efficienza. Questo consentirà alle aziende di essere preparate al meglio ad affrontare il mercato quando ci sarà la ripresa.

Sala riunione

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