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Mariano Bassi: il mondo si tinge di “blue”

di di Fabrizio Buratto
4 Novembre 2010

Lo psichiatra milanese conferma che la depressione è in continua crescita nei Paesi industrializzati e nel 2020 sarà la malattia più diffusa al mondo. Va curata in tempo e nel modo giusto, però, per evitare conseguenze gravi. E recuperare la voglia di guardare al futuro

Mariano Bassi, medicoMariano Bassi, Direttore della Struttura Complessa di Psichiatria 2 dell’ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano è Presidente della Società Italiana di Psichiatria e Segretario della Section “Urban Areas and Mental Health” della World Psychiatric Association, oltre che membro della Association of European Psychiatrists. Ha condotto studi sulla depressione nelle grandi città, dove il male del secolo colpisce con un’incidenza maggiore rispetto ai piccoli centri. Secondo una stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2020 la depressione sarà la seconda malattia invalidante nel mondo, dopo le patologie coronariche, ma la prima per diffusione.

Quali sono le cause della depressione?


Le cause di questa malattia, soprattutto se intendiamo la “depressione maggiore”, il grado più grave della depressione, sono multifattoriali. Nel caso dei disturbi mentali in generale, assistiamo ad una combinazione di elementi che, in parte sono costitutivi, (predisposizione genetica) e in parte invece sono ambientali (stili di vita disordinati, ambienti di lavoro stressanti).

 

Quanto contano gli stili di vita nella depressione? Quali sono i più sani e quelli invece più dannosi?


There's nothing wrong, album di madmolecule/flickrGli stili di vita sono molto importanti. E possono incidere in modo determinante non solo su malattie come l’obesità, il diabete, le patologie cardiovascolari e il cancro, ma anche sui disturbi depressivi e d’ansia. Un certo tipo di vita sedentaria, di cultura “consumistica”, di vita sociale isolata, o vissuta prevalentemente attraverso Internet, unita magari all’uso di alcool e droghe, favoriscono sicuramente la depressione. Mentre una vita sana, con le opportune ore di svago e sport, di sonno e di buona alimentazione, è un ottimo antidepressivo.

 

Negli ultimi anni, è stato registrato un aumento di pazienti colpiti da depressione?


Si riscontra in tutto il mondo un aumento della depressione: soprattutto nei Paesi sviluppati e nelle grandi città. Occorre considerare anche come, negli ultimi anni, sia migliorata la giusta diagnosi che in passato non era così puntuale. Comunque la probabilità di ammalarsi di depressione maggiore, nel nostro Paese resta bassa: la più bassa d’Europa. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in Italia, il 25 per cento degli adulti è vittima della malattia, e uno su quattro è interessato, almeno una volta nella vita, da un episodio di depressione maggiore. In Francia e in Olanda, ad esempio, i valori sono doppi. Persino in Spagna, Paese latino, la depressione ha un’incidenza più alta che da noi.

 

Quali sono le fasce più a rischio?

 

Occorre distinguere fra uomini e donne. Negli uomini la prevalenza della depressione maggiore è intorno al 3-4 percento, mentre nelle donne aumenta molto ed è collocabile in un range che va dal 5 al 9 percento.

She can see through you, album di Yuliya Libkina/flickr

Lei ha condotto molti studi sulla depressione nelle grandi città. Perché nelle metropoli l’incidenza della depressione è maggiore, rispetto ai piccoli centri?


Perché, tornando al discorso iniziale, le componenti ambientali hanno un’importanza rilevante proprio nel rendere più vulnerabile l’individuo, sottoposto a situazioni di stress maggiore. La concentrazione urbana, il rumore, l’affollamento, il traffico, ma anche l’inquinamento atmosferico e tutti gli stili di vita negativa di cui abbiamo parlato prima, sono tipici delle grandi città. Specialmente l’isolamento, favorito dalle nuove tecnologie, dove i contatti sono solo virtuali.

 

album di See-ming Lee ??? SML/flickrPerché i depressi vengono ricoverati nel reparto di psichiatria? La depressione è una malattia mentale?


Sì, in tutte le classificazioni internazionali (sia nell’ICD dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sia nel DSM, il manuale nosografico della Società Americana di Psichiatria più diffuso nel mondo) la depressione è considerata uno dei disturbi mentali. Uno dei più diffusi, fra l’altro.

 

Attraverso quali percorsi i pazienti arrivano in ospedale?


La maggioranza delle persone depresse, se non si tratta di situazioni particolarmente gravi, viene curata in ambulatorio, quindi senza un ricovero ospedaliero. Invece i percorsi attraverso i quali i pazienti arrivano in reparto sono di due ordini: quello della persona gravemente depressa che, autonomamente o consigliata da amici e parenti si rivolge a uno psichiatra e programma un periodo di ricovero presso le nostre strutture, e quello della persona che arriva dopo un tentato o mancato suicidio.

 

Come si fa a capire quando si è depressi?


Non è facile fare un’autovalutazione, anche perché ci sono sentimenti ambivalenti nella persona depressa, che attribuisce il suo malessere a cause esterne o a eventi contingenti, e raramente riconosce il suo malessere come un chiaro elemento depressivo. A volte persone molto depresse, con alle spalle alcuni eventi depressivi, ritengono addirittura che nel loro caso non ci sia più nulla da fare, e perciò sia inutile rivolgersi a un medico o ad uno psichiatra. È bene ricordare, comunque, almeno qualche sintomo di questa malattia: umore depresso per la maggior parte del tempo, forte diminuzione di interesse o piacere per quasi tutte le attività, insonnia o ipersonnia, ma anche sentimenti di autosvalutazione e sensi di colpa.

 

Self Portrait, album di Myekal/flickrCosa fare, se sospettiamo che un familiare o un amico sia fortemente depresso?


Il supporto morale, la vicinanza e l’attenzione sono sempre auspicabili, ma eviterei iniziative personali. L’importante è consigliare a questa persona di rivolgersi a un medico. Inizialmente può andar bene anche il medico di base, che farà un primo screening per capire se il paziente ha bisogno anche di uno specialista.

 

Come si cura la depressione?


La depressione maggiore necessita di essere curata anche a livello farmacologico. Consigliare solamente una psicoterapia, magari perchè il paziente non vuole prendere farmaci, non è consigliabile in quanto la condizione depressiva potrebbe aggravarsi e cronicizzarsi: per questo i farmaci sono opportuni, almeno per un certo periodo. Chiaramente la psicoterapia non va trascurata e dovrebbe essere adattata a seconda delle caratteristiche del paziente.

 

La depressione non curata, quali conseguenze può avere?


Aumenta il rischio di atti auto lesivi, fino al suicidio. E comunque, non curando la depressione, molti sintomi residui come insonnia, paura, senso di inadeguatezza e di insicurezza permangono anche dopo la fine del periodo di crisi, incidendo pesantemente sulla qualità della vita.

That life shall live forevermore, album di prudencebrown121/flickr

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