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Flora et decora: una mostra-mercato verde per aprire al pubblico i tesori della Basilica di Sant’Ambrogio

di Francesca Tozzi
12 Aprile 2013

Per fare Milano, ci vuole un fiore... Lamberto Rubini, coordinatore della mostra-mercato spiega come, attraverso i fondi raccolti, sarà possibile aprire al pubblico l'Archivio Capitolare dell'importante edificio religioso. Un modo per restituire alla città un luogo poco conosciuto, coltivando l'amore per le piante e il rispetto della sostenibilità ambientale

Lamberto RubiniÈ in arrivo la prima edizione della mostra-mercato Flora et Decora che si svolgerà a Milano dal 19 al 21 di aprile negli spazi messi a disposizione dalla Basilica di Sant’Ambrogio. La mostra – organizzata da un gruppo di professionisti che condividono, oltre all’amore per Milano, la passione per il verde – nasce proprio per sostenere la Basilica che è alla ricerca di fonti di finanziamento per la realizzazione del nuovo Museo e Archivio Capitolare.

Flora et Decora è divisa in due sezioni, una dedicata al mondo del florovivaismo e una dedicata al mondo dell’arredo e attrezzature per il giardino. Oltre alla ricchezza dell’offerta espositiva e dei prodotti, che sono stati selezionati con attenzione particolare alla biodiversità e alle produzioni sostenibili, a caratterizzare questa manifestazione rispetto alle altre del settore è il progetto da cui ha avuto origine. Un progetto che vuole rendere disponibile ai cittadini di Milano un piccolo tesoro culturale che finora era stato limitato agli addetti ai lavori. Ne abbiamo parlato con Lamberto Rubini, coordinatore dell’iniziativa, che l’ha seguita fin dall’inizio. La prima cosa che gli chiediamo sono le sue caratteristiche peculiari di Flora et Decora.

Compra una pianta, apri un museo


Come si caratterizza rispetto alle altre manifestazioni del settore florovivaistico, per esempio Orticola?

Foto di shutterstock

Il nostro è un progetto ad ampio respiro che nasce con un intento filantropico: quello di contribuire alla progettazione e alla realizzazione di un’opera che riguarda la basilica di Sant’Ambrogio. Si tratta di creare uno spazio atto a ospitare l’archivio capitolare della Basilica che attualmente è chiuso nelle biblioteche dei piani alti e quindi non è consultabile né dagli studiosi, se non dietro appuntamento, né dalla cittadinanza. L’idea di una biblioteca aperta al pubblico vuole rendere accessibile a tutti un patrimonio artistico prezioso, rappresentato da testi sacri dell’epoca di Ambrogio, da tesori nascosti come il messale di Gian Galeazzo Visconti, cose uniche che non hanno avuto ancora la possibilità di essere mostrate.

Ma, Flora et Decora?

La mostra-mercato ospitata dalla Basilica, attraverso la passione per il florovivaismo di molte persone, sarà una via d’accesso alla riscoperta di una parte della nostra cultura finora lasciata in ombra, una sorta di grimaldello per aprire uno spazio finora riservato agli addetti ai lavori. Questo è lo spirito che caratterizza Flora et Decora. Ovviamente c’è anche un aspetto pratico cui questa unione dà risposta: consideri che per realizzare un’opera così ambiziosa ci vogliono risorse economiche, che i tempi sono quelli che sono e che diventa sempre più difficile trovare degli sponsor per iniziative di questo genere. La Basilica di Sant’Ambrogio è riuscita a fare qualche piccolo passo ma c’era bisogno di una spinta ulteriore. Oggi chi ha un balcone o un giardino vuole coltivarci dei fiori e produrre frutti unendo estetica e autoproduzione. Così ci è venuta l’idea di creare questa mostra-mercato un po’ dal nulla: cavalcare l’interesse ormai dilagante per il verde ci ha permesso di riunire degli espositori che, pagando una quota di partecipazione, contribuiranno alla realizzazione dell’opera. Il progetto di ampio respiro unito al fatto che la mostra si svolge nel centro storico della vecchia Milano in un ambito monumentale di rara bellezza rende Flora et Decora diversa da tutte le altre mostre, senza voler nulla togliere loro: qualcosa di unico nel suo genere. Poi questi valori verranno confermati o meno dal pubblico con la sua risposta e la sua partecipazione.

Espositori da tutta l’Italia

Che tipo di piante e prodotti presentate?

Flora et Decora 2013Qui a dettare le regole sono stati gli spazi. Divideremo la mostra in due settori: quello del florovivaismo sarà ospitato dal Porticato di Ansperto quindi nell’ambito monumentale di accesso alla Basilica mentre quello dedicato a ciò che ruota intorno al mondo del giardino, attrezzi, tessuti e vasi, sarà nei giardini di Sant’Ambrogio dove c’è molto più spazio a disposizione. Quindi avremo da una parte una ventina di espositori del verde selezionati in modo che ognuno presenti un prodotto diverso da quello degli altri per poter offrire il massimo della diversificazione in chiave di biodiversità botanica, dall’altra una cinquantina di espositori molto variegati: siamo andati a cercarli in tutta Italia perché volevano fare qualcosa che andasse oltre i limiti della città, qualcosa di non elitario ma comunque particolare.

Per esempio?

In Toscana e in Emilia abbiamo trovato degli artigiani che ancora stampano i tessuti e li colorano a mano, abbiamo visitato realtà legate al mondo del verde e del giardino che operano in relazione al territorio e con una produzione di tipo sostenibile. Gli espositori arrivano da tutta Italia. Saremo circa 72 ma abbiamo dovuto lasciarne fuori parecchi per questioni di spazio. Saranno presenti alla tre giorni associazioni e protagonisti del mondo del no-profit che ci daranno la possibilità di parlare al grande pubblico con una logica non solo commerciale, approfondendo i temi legati al verde e alla sostenibilità.

Questa è una prima edizione della mostra. Come vede le prossime?

Potrebbe esserci un futuro coinvolgimento di altre parti di Piazza Sant’Ambrogio: attualmente sconta la realizzazione di un parcheggio privato che per vari motivi è andato un po’ per le lunghe e che quindi rende non disponibile una parte dei giardini pubblici e della zona pedonale che andrà a coprire il parcheggio. Non escludiamo, Comune permettendo, di estendere la mostra-mercato nelle prossime edizioni coinvolgendo anche questi spazi e allargandola quindi anche ad altri espositori.

Basilica Sant' Ambrogio, Milan

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