Wise Society : Art Basel: le sculture naturali di Andrea Salvetti
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Art Basel: le sculture naturali di Andrea Salvetti

di Fiorenza Da Rold
13 Giugno 2012

Alla Mostra internazionale d'Arte, che si è svolta nella città svizzera dal 14 al 17 giugno, il designer toscano ha esposto "Cupola" una delle sue opere che si ispirano a nuvole, piante, animali

Andrea SalvettiAndrea Salvetti (www.andreasalvetti.eu) artista e designer, scultore e artigiano, vive sulle colline intorno a Lucca, in un vecchio borgo che ha trasformato in agriturismo. Tra boschi di castagni e querce nascono le sue opere che si ispirano alla natura e raccontano storie tramite piante, fiori, frutta, animali favolosi.

Lui e le sue sculture sono stati ospiti d’onore all’ultima edizione di Orticola (da venerdì 11 a domenica 13 maggio scorso ai Giardini Pubblici Indro Montanelli di via Palestro a Milano), mostra di fiori, piante e frutti insoliti, rari e antichi, arrivata quest’anno alla XVII edizione. In particolare Mazzolin di Fiori, presentata nel 2011 all’esposizione Material Worlds organizzata da Sotheby’s nel Gloucestershire, ha attirato l’attenzione di tutti con i suoi 1500 fiori in alluminio in cui si rispecchiano le diverse condizioni climatiche di luce solare: con un diametro di 5 metri per un altezza di 4 metri e 40.

Perché accostando il mondo organico alla fantasia, come Salvetti ci racconta in questa intervista, realizzata nei giorni della mostra, l’utile si unisce al dilettevole.

 

Un dialogo tra uomo, natura e architettura

 

Perché Francesca Marzotto Caotorta, ideatrice di Orticola, ha voluto alla mostra queste opere?

Nuvola domesticaÈ molto tempo che ne parliamo, e finalmente ci siamo riusciti. Io sono molto vicino a questo mondo, sono appassionato di natura, di verde, di giardini, di fiori, e lo si vede da quello che realizzo. Ho molte occasioni di collaborare con paesaggisti, giardinieri, o semplicemente collezionisti amanti delle opere d’arte ma anche dei fiori. C’è questa connessione. Francesca ha ritenuto adatta la mia presenza qui, in questo stupendo scenario dove per pochi giorni la gente si diverte, vede delle cose nuove e trascorre momenti davvero molto piacevoli.

Come nascono queste opere?

Nascono dalla mia volontà di fondere design, architettura e scultura, hanno una funzione sia estetica che pratica: si possono usare, come tutte quelle che faccio. Lo spazio che ci circonda oggi è spesso ostile, alienato. Invece è molto più saggio comprenderlo e amarlo anche attraverso oggetti belli e utili che aiutano a instaurare con la natura un rapporto di empatia e amicizia.

Questa cupola di fiori, che si chiama appunto Mazzolin di Fiori, è un’opera che nasce per essere vissuta anche all’interno, oltre che essere una presenza in un parco o in un giardino. Diventa un gazebo naturale adatto a momenti di convivio, riflessione e riposo. All’interno ci si può sedere, stare intorno a un tavolo, oppure anche solamente a pensare.

Lo spazio interno è disegnato da questa tessitura di fiori che filtra il cielo e crea un’atmosfera diversa. La volta cita le volte architettoniche del passato che la nostra architettura ci ha molto generosamente regalato, e in questo senso mette in rapporto architettura e natura.

E, in questo caso, le sedute dentro sono nidi?

Sì, nidi intrecciati in filo di alluminio ossidati in bronzo che sembrano degli intrecci naturali, e sono delle sedute molto comode. Vuol essere l’idea di un rifugio dentro una siepe o nella chioma di un albero per un animale selvatico; oppure come si fa da bambini quando ci si arrampica o ci si infila in un canneto.

Il desiderio di coinvolgere lo spettatore

 

Un’altra scultura ha la forma di un cane. Cosa rappresenta?

Si chiama Nuvola domestica. È una nuvola che ha delle sembianze animali. Sembra un cane, un barboncino, c’è chi dice una pecora. Nel cielo questi cumuli di vapore si muovono e cambiano forma molto rapidamente, e questa opera cerca di raccontare quella sensazione.

È un’opera nuova, che per la prima volta nel mio lavoro cerca di coinvolgere anche in maniera un po’ ludica lo spettatore. Nasce per essere vissuta sedendosi intorno, come se fosse un grande divano dove possono stare molte persone. E, sollecitandola, questa scultura si muove perché è fatta di molle in alluminio; quindi è viva, ha un’energia propria interna che reagisce e la fa diventare quasi un gioco, una giostra, un’attrazione.

Queste opere sono già state a Parigi e adesso dove andranno?

La cupola, che è un progetto del 2009, è già stata esposta in diversi luoghi, città, contesti naturali ma anche architettonici: a Roma in piazza dell’Orologio per Natale, poi a Parigi in Place de l’Odéon, poi è stata a Londra… E sarà a Basilea in occasione dell’Art Basel (dal 14 al 17 giugno) in uno spazio esterno al Padiglione del Design. Insieme anche a un progetto con le molle, diversi elementi che staranno intorno alla cupola.

Cupola

 

 

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