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Andrea Mascaretti: con Bic La Fucina diamo sostegno alle imprese

di Ilaria Lucchetti
1 Giugno 2012

L'innovazione e le buone idee vanno appoggiate, anche in periodi di crisi. Parola di un imprenditore milanese che finanzia le start-up. Soprattutto dei giovani

Andrea MascarettiAndrea Mascaretti, laureato in ingegneria aerospaziale e giornalista, imprenditore nei settori della comunicazione e dell’edilizia, da anni svolge un ruolo attivo in politica. In questa intervista ci racconta come, con il suo lavoro, supporta le imprese con un occhio di riguardo a quelle sostenibili e innovatrici: dal business plan all’affitto dell’ufficio, dai finanziamenti all’accesso al credito.

 

Bic, la onlus che assiste le imprese

 

Come Bic La Fucina, vi occupate di sviluppo territoriale sostenibile e sistema produttivo innovativo. Cosa significa in concreto?

Ci rivolgiamo al territorio del milanese, molto ricco di imprese che già dalla loro nascita tengono in considerazione l’impatto della produzione in termini di sostenibilità ambientale, dando quindi grande risalto alle pratiche che siano rispettose del contesto in cui operano. Mi viene in mente, per esempio, il caso del progetto “Cradle to cradle” che stiamo seguendo e che rappresenta un nuovo modo di impostare il ciclo industriale: si crea un prodotto immaginando che, al termine del primo ciclo di vita, ne segua immediatamente un secondo. E quindi ciò che normalmente sarebbe stato un rifiuto da smaltire diventa la materia prima o un semi-lavorato da riutilizzare.

La vostra attività si rivolge a settori specifici o è trasversale?

Trasversale, ci rivolgiamo a tutti i settori, ma in particolare alle start-up e alle imprese che si occupano di innovazione. E le supportiamo dalla stesura del business-plan alla ricerca dei finanziamenti, dall’accesso al credito ai finanziamenti pubblici. Con Milano Metropoli gestiamo un incubatore di 25 giovani imprese che lì trovano risposte. Perchè chi parte oggi si trova a gestire tutta una serie di problemi, burocrazia in testa. Quando vengono da noi invece firmano un solo contratto, quindi non si devono preoccupare dell’affitto, della fornitura di energia o della telefonia. Inoltre siamo in grado di proporre moduli differenziati in base alle singole esigenze, il tutto in tempi brevissimi. Il nostro motto è: «In due ore puoi accendere il tuo computer nel tuo ufficio e cominciare a lavorare»

L’innovazione paga anche in tempi di crisi

 

L’idea imprenditoriale più brillante e innovativa che vi hanno sottoposto?

E’ della Bloonn, rivelazione italiana della IT, che ha messo a punto “Keepod”, una tessera della grandezza pari a una carta di credito, dotata di microchip, con un ingresso Usb per connettersi al computer. Su questa carta è possibile riprodurre tutto il contenuto del proprio pc: sistema operativo, hardware, software, desktop. Dopodichè si può collegare questa keepod a un qualunque computer del mondo e, quale che sia il sistema operativo, è in grado di riprodurre il nostro pc. Questa innovazione potrà avere ripercussioni interessanti in tema di sostenibilità sociale per semplificare la vita digitale dei lavoratori e per la gestione delle infrastrutture.

Avete un’attenzione particolare per l’imprenditoria giovanile?

I giovani spesso hanno buone idee ma si scontrano con la mancanza di finanziamenti, con la burocrazia e a volte non sanno esattamente come muoversi per realizzarle. Ad esempio riguardo ai finanziamenti, sia per i giovani che per le imprese femminili, ci sono molte possibilità spesso poco note offerte da UnionCamere, Regione Lombardia e Unione Europea. Altro tassello fondamentale per partire è l’accesso al credito, perchè i finanziamenti possono coprire soltanto una parte dell’iniziativa. Oltre, naturalmente, alla credibilità della propria idea e al business plan che si è in grado di presentare. Quindi c’è bisogno di qualcuno che guidi all’interno dei vari percorsi. Ecco, noi supportiamo questi imprenditori in tutte le fasi.

Gli spunti per un’imprenditoria vincente nel futuro

 

Data la situazione di crisi, può suggerire uno o più settori che abbiano una marcia in più?

Considerato che siamo a Milano, città del design, della moda e del lusso sono questi i settori trainanti che caratterizzano il nostro territorio. Il che non significa però, necessariamente, dare vita a un’impresa creativa. Ma penso al mercato parallelo, a quello di coloro che forniscono servizi alle aziende operanti, per citarne uno, nel design. Di cui è quasi superfluo sottolinearne la vivacità, basti pensare al Salone del Mobile che richiama pubblico da tutto il mondo. Riuscire a proporre qualcosa di innovativo e competitivo in questo senso, sarebbe sicuramente un’idea vincente. Inoltre, ed è strategico anche dal punto di vista occupazionale, nel 2015 abbiamo un appuntamento con la storia che è Expo, l’Esposizione universale. Il tema sarà quello dell’alimentazione “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. E intorno all’alimentazione si muovono molti temi: dalla lotta alla fame nel mondo alla sicurezza alimentare, dalla ricerca all’educazione alimentare. Bene, anche questi sono senz’altro degli ambiti propizi per chi volesse dare vita a un’attività imprenditoriale nelle sue varie forme: produzione, trasformazione, vendita, creazione delle tecnologie necessarie. E, da qui al 2015, c’è tutto il tempo per posizionarsi bene sul mercato.

Milan Design Week 2012, photo crediti Giuliano Koren/Corbis

 

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