Wise Society : Le imprese a guida femminile reggono meglio la crisi

Le imprese a guida femminile reggono meglio la crisi

di Francesca Tozzi
5 Novembre 2012

Negli ultimi dodici mesi, l'Osservatorio dell'imprenditoria femminile di Unioncamere segnala una sostanziale tenuta. A trainare sono le attività di accoglienza e ristorazione, quelle immobiliari e i servizi in genere

Parte oggi da Imperia la prima tappa della manifestazione itinerante “Il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa” che attraverserà Catanzaro, Chieti, Belluno, Rimini, Pescara, Taranto, Ancona e si concluderà il 22 novembre prossimo a Catania. Uno speciale giro d’Italia alla scoperta delle eccellenze imprenditoriali femminili che vuole valorizzare una componente estremamente vitale, innovativa ed originale dell’imprenditoria italiana. Ed evidenziare la necessità di sostenere le donne che si mettono in proprio perché sembra se la cavino meglio dei colleghi.

Nonostante i tanti luoghi comuni sul tema circolanti in un Paese dove i manager sono più spesso uomini che donne, i dati parlano chiaro: le imprese “rosa” reggono l’impatto della crisi economica meglio dell’imprenditoria maschile. Negli ultimi dodici mesi, l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere segnala infatti una sostanziale tenuta nella dinamica anagrafica delle imprese a guida femminile. In particolare, tra settembre 2011 e settembre 2012, periodo durante il quale il patrimonio delle imprese italiane si è complessivamente ridotto di 29.911 realtà, il numero delle imprese con manager donne ha fatto registrare una lievissima riduzione: 593 unità in meno. Oggi sono 1.435.123 e rappresentano il 23,5% di tutte le imprese italiane.

 Particolarmente vitali nella crescita delle imprese in rosa alcune Regioni, anche qui contro i luoghi comuni che vedono solo il Nord produrre e fare impresa: il Lazio (+1.149 imprese), la Sicilia (+873), la Toscana (+512) e dopo la Lombardia (+342). Vanno male il Piemonte (con 909 imprese in meno), il Veneto (-697), l’Abruzzo (-444), la Sardegna (-240) e la Basilicata (-239). Per l’Osservatorio di Unioncamere, le donne sono molto brave ed efficaci nella gestione dei servizi di alloggio e ristorazione (+2877), ma anche nelle altre attività dei servizi (+1081), nelle attività immobiliari (+738) e nelle costruzioni (+711); sono questi i settori con i saldi per le imprese femminili più significativi. Nel commercio (-2.587 unità) e nelle attività manifatturiere (-1.521), invece, si concentrano le riduzioni più apprezzabili della base imprenditoriale rosa.

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