Wise Society : Debutta Ecocloud, la “nuvola” della sostenibilità agricola

Debutta Ecocloud, la “nuvola” della sostenibilità agricola

di Redazione Wise Society
27 Febbraio 2014

È on line il database di Confagricoltura per connettere le aziende che adottano pratiche sostenibili

La sfida dell’agricoltura del futuro è quella di aumentare la produzione e contemporaneamente produrre in maniera più sostenibile. Se in principio le iniziative erano di singoli agricoltori considerati quasi pionieri, oggi anche le associazioni di categoria si sono schierate accanto ai loro associati per affrontare quel futuro che, in molti casi, è già presente.

Si chiama EcoCloud il progetto di Confagricoltura che ha messo a disposizione una “nuvola” per dare spazio a tutte le aziende agricole associate che sviluppano pratiche e progetti di sostenibilità. EcoCloud è un database di esperienze attraverso il quale gli agricoltori possono condividere il sapere sostenibile con chi è interessato a percorrere lo stesso cammino. Per ogni progetto illustrato nella piattaforma ad hoc messa on line da Confagricoltura (www.confagricoltura.it/ecocloud), oltre alle descrizioni tecniche, sono inseriti i dati di contatti dell’azienda di riferimento.

Ad agevolare la consultazione dell’archivio c’è la divisioni in settori produttivi, funzionalità e temi. Questi ultimi sono nove e non trascurano alcuna possibile attività: dalla cura e lo sviluppo delle risorse umane al dialogo con i consumatori; dalla difesa e valorizzazione della biodiversità all’efficientamento del processo produttivo; dalle partnership con la comunità scientifica alla sostenibilità della catena di fornitura; dalla tutela dell’ecosistema all’uso responsabile delle risorse naturali fino alla valorizzazione delle comunità dei territori.

«Tra i progetti – spiegano da Confagricoltura – sono presenti buone pratiche di diminuzione delle emissioni, processi innovativi in agricoltura biologica, sul ruolo sociale delle fattorie didattiche. Gli obiettivi sono quelli di aggregare le aziende, favorire lo scambio di informazioni sugli argomenti generali che sono la bioeconomia, il Blueprint (ovvero l’impronta idrica, ndr) e le normative di settore».

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