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Moda Sostenibile

Solo nel 2012 sono morti circa 400 lavoratori a causa degli  incendi divampati nelle fabbriche tessili a Karachi, in Pakistan, e a Dhaka, in Bangladesh, luoghi di produzione di noti brand della moda internazionale. In Cina a causa dell’inquinamento prodotto dalle aziende del tessile, molti importanti canali d’acqua del Paese, come il fiume Azzurro e il fiume delle Perle, sono stati avvelenati dai metalli pesanti e da altre sostanze tossiche. Sostanze nocive che minano non solo la salute dell’ambiente ma anche quella degli operai tessili e delle persone che indossano questi capi. A tutto questo i consumatori devono dire basta. Come? Chiedendo alle griffe di diventare sempre più trasparenti e dare informazioni sulle fasi di lavorazione. Perché ogni scelta di acquisto è un’azione utile a salvarci la pelle

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Indice dell’e-book
La situazione internazionale
Moda tossica? No, grazie
Perché è importante tutelare chi la produce
Vestiti che fanno male: libri e siti per saperne di più Vestiti che fanno male: libri e siti per saperne di più
Cina, inquinamento industriale nella produzione tessile

Pericoli per la salute
Il prurito è di moda
Le sostanze pericolose

I protagonisti
Rossella Ravagli: Gucci, tracciabilità delle etichette e sicurezza delle persone
Marina Spadafora: Creatività e impegno sociale. Ecco la mia moda etica
Vincenzo Linarello: Il marchio Cangiari difende equità e diritti umani
Brunello Cucinelli: Meglio leggere una poesia che timbrare il cartellino

Le campagne di Greenpeace
La moda toxic-free
Sfida alla moda per la sostenibilità