Impronta Etica

“Lo spazio pubblico ha bisogno di idee, proposte, contenuti ed azioni per una maggiore sostenibilità delle imprese. Per accrescere la consapevolezza e raggiungere nuovi traguardi sul fronte della sostenibilità, Impronta Etica è impegnata in un lavoro continuo con le imprese socie su progetti innovativi, nello sviluppo di modelli, nella sensibilizzazione di studenti e cittadini, nella promozione di esperienze virtuose”.
Luca Stanzani, Segretario Generale

Impronta Etica è un’associazione senza scopo di lucro nata nel 2001 per la promozione della Sostenibilità e della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI). Obiettivo prioritario è mettere in rete i soci fra loro e con analoghe istituzioni, farli partecipare attivamente ai network internazionali che trattano di sostenibilità e RSI. L’associazione mira a favorire in Italia e in Europa processi orientati alla sostenibilità e a promuovere esperienze di leadership di competitività sostenibile.

Waste2Value: rifiuti di valore. Economia circolare per il recupero di rifiuti alimentari

Progettare, prototipare e realizzare soluzioni alternative per costruire un modello di economia circolare per il recupero dei rifiuti alimentari all’interno di un Centro Commerciale. Questa la sfida che Impronta Etica insieme a tre soci – Camst – La Ristorazione Italiana, Coop Alleanza 3.0 e IGD SiiQ – intende affrontare con il progetto Waste2Value.

La ristorazione in questi anni affronta un radicale ripensamento, aumentando in quantità e qualità all’interno del Centro Commerciale, portando ad un aumento della produzione di scarto alimentare derivante dalla lavorazione della materia prima e rifiuti organici a cui sono legati costi di smaltimento e criticità legate alla sostenibilità. Come si può dare una nuova vita e nuovo valore ai rifiuti? Impronta Etica ha accolto la volontà delle tre imprese socie che operano all’interno dello stesso Centro commerciale, delineando insieme a loro un progetto che intende sviluppare un modello di economia circolare per il recupero dei rifiuti alimentari che non trovano oggi collocazione in filiere già avviate, dando loro nuovo valore trasformandoli in un “secondo-prodotto” che possa essere reintrodotto all’interno del centro commerciale stesso sotto forma di prodotto in vendita o servizio. Insieme a Future Food Institute, knowledge parnter, è stato delineato un percorso laboratoriale e aperto per il coinvolgimento dei più importanti stakeholder (studenti, startupper, soci, clienti, visitatori dei centri, ecc) per la raccolta di idee e la diffusione di una cultura della sostenibilità: la creazione di consapevolezza e responsabilizzazione sul tema della riduzione degli sprechi alimentari è infatti uno degli elementi più importanti, in termini di impatto prodotto dall’iniziativa. Il progetto, avviato a giugno 2017, dopo un prima fase di raccolta di idee per il recupero dei rifiuti alimentari attraverso un percorso partecipato (che utilizzerà la metodologia dell’hackathon), si pone l’obiettivo di identificare l’idea più efficace e supportare la prototipazione di un “secondo-prodotto”.