Barilla

“È ormai una consapevolezza condivisa che i temi legati agli impatti ambientali, all’economia, alla salute e nutrizione delle persone sono strettamente collegati: su questi fronti c’è molta attesa di risultati positivi, ma il grande lavoro da fare non è affrontabile dai singoli attori della filiera se non completamente integrati in un progetto complessivo.”
Guido Luca e Paolo Barilla, Presidente e Vicepresidente

Qualità e passione caratterizzano Barilla da 140 anni e hanno portato l’azienda a sviluppare marchi iconici del settore alimentare. Ad oggi il Gruppo è leader globale nel mercato della pasta e dei sughi pronti in Europa Continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi Nordici. Presente in tutto il mondo con 28 siti produttivi, ogni anno oltre 1.800.000 tonnellate di propri prodotti raggiungono le tavole dei consumatori in più di 100 Paesi.

Progetto Filiera Sostenibile

Per gestire in modo efficace i nostri impatti sul Pianeta, riteniamo che sia fondamentale considerare tutta la nostra filiera: dal campo alla tavola. In Barilla, ricerchiamo i migliori ingredienti per le nostre ricette, considerando non solo la loro qualità, ma anche la sostenibilità delle pratiche agricole con cui vengono prodotti. I diritti delle persone coinvolte nella filiera, gli impatti della produzione di materie prime sull’ambiente e sul benessere degli animali sono parametri fondamentali nella scelta dei nostri ingredienti.

Tra le diverse metodologie di valutazione degli impatti sull’ambiente, Barilla ha adottato, a partire dal 2009, l’analisi del ciclo di vita dei prodotti (Life Cycle Assessment o LCA), per calcolare l’impatto sull’ambiente in tutte le “fasi di vita” di un alimento dalla coltivazione delle materie prime al consumo finale, tenendo conto in particolare di tre indicatori: le emissioni di gas serra (Carbon Footprint), il consumo di risorse idriche (Water Footprint) e l’utilizzo del suolo (Ecological Footprint). Fino ad oggi è stato misurato l’impatto ambientale di 423 materie prime utilizzate nelle ricette. Dallo studio è emerso che la fase della vita del prodotto che risulta più significativa, in termini di emissioni, è la coltivazione a causa di diversi fattori tra cui: utilizzo di fertilizzanti, agro-farmaci, gasolio per i macchinari e acqua per l’irrigazione.

Per questo Barilla ha deciso di sviluppare e promuovere pratiche agronomiche più efficienti e sostenibili. In collaborazione con partner scientifici e fornitori, ha identificato progetti di Coltivazione Sostenibile per tutte le filiere degli ingredienti chiave: cereali, pomodoro, olii vegetali e uova. Inoltre, sono state definite delle apposite Linee Guida sulle “Confezioni Sostenibili” per l’approvvigionamento del materiale per il confezionamento dei prodotti.