Wise Society : In Bangladesh le donne creano nuove borse da vecchi sacchi di cemento
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In Bangladesh le donne creano nuove borse da vecchi sacchi di cemento

di Francesca Tozzi
29 Febbraio 2012

Usare vecchi sacchi di cemento per realizzare borse per tutti gli usi, dai modelli da passeggio a quelli per il giardinaggio, dai trolley agli shopper. Un modo per riciclare un materiale che altrimenti andrebbe buttato, facendo circolare meno plastica. A dare il via a una tendenza dell’eco-moda che è stata poi ripresa anche da stilisti del calibro di Vivienne Westwood è stata la società inglese Turtle Bags and Fair Trade che ha assegnato il lavoro alle donne del Bangladesh. Le borse sono state presentate in Italia durante la settimana della moda a Milano all’interno del percorso per il «guardaroba ecologico» di The Green Closet, promosso dal consolato generale britannico e da Uk Trade & Investment.

Tutto è nato dalla necessità di salvaguardare le tartarughe: gli oceani sono inquinati da molti, troppi sacchetti di plastica. Le tartarughe li mangiano perché li scambiano per plancton, e muoiono. La compagnia inglese, impegnata nel commercio equo-solidale, ha scelto di fare da collettore fra il mercato occidentale e i piccoli artigiani che producono queste borse su commissione, lavorando insieme per sviluppare sempre nuovi prodotti usando materiali già esistenti. Un modo per dare lavoro alla popolazione povera della zona, in particolare ai soggetti più deboli, le donne.

In Bangladesh, inoltre, sta per svolgersi un evento che coinvolge proprio loro. L’occasione è la giornata internazionale della donna, un appuntamento molto sentito. Dato che l’area intorno a Barisal è povera ma molto ricca di corsi d’acqua, le donne del posto, quelle che realizzano le borse ecosostenibili, hanno proposto di celebrare l’otto marzo con una gara di canoe lungo il fiume. Una grande festa che si ripete ormai da tre anni, nonostante l’iniziale opposizione degli uomini della comunità.

Credits: turtlebags.co.uk

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