Wise Society : Un giardino verticale per ripulire l’aria

Un giardino verticale per ripulire l’aria

di Francesca Tozzi
3 Aprile 2013

Si chiama VetiVertical City ed è stato progettato dall'architetto italiano Eugenio Aglietti: un grattacielo che utilizza la pianta orientale del Vetiver per contrastare l'inquinamento urbano

Nell’immaginario collettivo i grattacieli sono associati allo skyline di città caotiche e inquinate. E se invece proprio il grattacielo diventasse uno strumento per combattere l’inquinamento delle metropoli? Questa è l’idea alla base del progetto di un giovane architetto italiano, Eugenio Aglietti: si chiama VetiVertical City ed è un grattacielo che si trasforma in un giardino verticale capace di sfruttare le proprietà naturali del Vetiver, pianta che viene dall’Oriente. Oltre ad assorbire l’anidride carbonica presente in atmosfera rendendo l’aria più pulita sarebbe anche in grado di recuperare e purificare l’acqua piovana e le acque reflue. Questo duplice risultato è stato pensato per la città di Shanghai che non solo è in Cina una di quelle con l’aria più irrespirabile ma che anche deve risolvere il problema dell’inquinamento del fiume Huangpu, suo principale corso d’acqua, talmente inquinato che gli abitanti usano l’acqua in bottiglia per lavare i piatti. Il tutto in un contesto abitativo di grande concentrazione urbana. Una sorta di polmone verde esportabile in altre metropoli in chiave di architettura sostenibile.

Con questo suo progetto il giovane architetto ha partecipato all’edizione 2013 della eVolo Skyscraper Competition, la gara annuale organizzata dal prestigioso magazine statunitense per premiare le idee più originali del vivere verticale. Ha voluto condividere così una visione più futuribile che futuristica considerando che l’architettura verticale dialoga sempre più spesso con ambiente, sia naturale sia costruito.

Il Vetiver è una pianta utilizzata non solo per produrre detergenti, creme e profumi ma anche nel settore dell’ingegneria naturalistica: le sue radici profonde e resistenti le consentono di imbrigliare qualsiasi terreno. Molteplici sono le sue applicazioni: dal consolidamento di scarpate stradali e ferroviarie alla protezione di argini di torrenti e fiumi fino al ripristino di miniere esauste. È stata definita come la più promettente tecnologia verde contro l’erosione. Ma la sua utilità per l’ambiente non si ferma qui. Le sue radici sono anche capaci di assorbire l’80% dei metalli pesanti contenuti nel terreno trasformandoli in breve tempo in sostanze nutritive per la sua crescita. Viene quindi anche utilizzata per purificare il suolo e l’acqua.

Tutto questo viene trasferito in verticale nel progetto VetiVertical City, un grattacielo a forma di montagna di 410 metri che in una delle sue facciate ospita 280.000 piante di Vetiver. Attraverso un duplice sistema di condotti, le acque reflue e le acque piovane vengono portate fino alle radici delle piante per essere depurate e poi reimmesse nella rete domestica. Le virtù del Vetiver consentiranno di assorbire la CO2 presente nell’aria (5,3 kg per mq l’anno) dimezzando i livelli di inquinamento della città.

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