Wise Society : Living Art: a Mosca l’opera d’arte abitabile più grande del mondo realizzata da Dante Oscar Benini

Living Art: a Mosca l’opera d’arte abitabile più grande del mondo realizzata da Dante Oscar Benini

di Redazione Wise Society
26 Novembre 2013

Una collaborazione italo-russa crea un complesso abitativo dal grande valore culturale, artistico, economico e architettonico.

Sorgerà a Mosca su un’area fino a poco tempo fa invasa dalle auto e sarà un enorme complesso completamente abitabile. Tanto grande che, una volta terminato nel 2016, finirà nel Guinness dei Primati come “L’opera d’arte più grande del mondo”.

Un progetto residenziale frutto della collaborazione fra Alexey Dobashin, fondatore di KROST (oggi uno dei maggiori gruppi per gli investimenti nel settore edilizio in Russia), l’architetto Dante Oscar Benini e l’artista avanguardista e maestro del colore Mario Arlati. Living Art ha una forma architettonica unica: su 45.000 mq sorgono 4 grattacieli di 45 piani alti 160 metri e uno da 33 piani alto 110 metri, un parco d’arte, un polo sportivo, parcheggi interrati e tutto ciò che può servire per ricreare un ambiente urbano comodo, dove tutto è a portata di mano.

«Volevo dare alle persone che abiteranno Living Art -spiega Dobashin- luoghi di aggregazione che potessero ricreare l’atmosfera dei vecchi cortili e nello stesso tempo  volevo creare qualcosa dove fosse possibile respirare arte italiana. Desideravo che Mosca avesse un posto così, e grazie a Benini e Arlati ci sto riuscendo».

Infatti le facciate dei grattacieli sono affrescate personalmente da Arlati che, appeso ad una imbracatura insieme ad una squadra di 1500 operai, arricchisce di creatività italiana questo complesso moscovita disegnando cromatismi a forma di fiamma olimpica. Un omaggio ai prossimi giochi invernali del 2014 in programma a Sochi sul Mar Nero.

«Il sogno degli architetti di tutto il mondo è quello di fare abitazioni a basso prezzo cosa che non vuol dire svilimento e massificazione per chi va ad abitarle», commenta Dante Oscar Benini particolarmente orgoglioso di essersi aggiudicato un progetto così affascinante sbaragliando concorrenti di grande fama internazionale come lo studio inglese Hopkins e l’olandese Mecanoo.

Il complesso infatti oltre a riprodurre un ambiente urbano dove tutto il necessario è a portata di mano, è concepita in ottica di riqualificazione urbana e di promozione di attività sportive e culturali pensato per tutte le classi sociali. (vedi video)

Insomma, un’opportunità per rivisitare e rivivere in chiave moderna quell’atmosfera dei parchi e dei giardini europei che nelle megalopoli contemporanee si è persa.

Ma non solo: gli interni ravvivati dai colori e dall’arte di Arlati fanno sembrare il complesso un moderno museo contemporaneo.

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