Wise Society : Sostenibilità edilizia: il mattone fatto di rifiuti è economico e versatile

Sostenibilità edilizia: il mattone fatto di rifiuti è economico e versatile

di Olivia Rabbi
2 Aprile 2012

L'idea è di un'azienda lombarda che, con gli scarti ottenuti dall'incenerimento dei rifiuti solidi urbani, produce materiali green utilizzati nella bioedilizia. Con molti vantaggi per l'ambiente

 

Da montagne di rifiuti a tonnellate di nuova materia prima seconda (si chiama così), pronta da impiegare nell’industria dei materiali da costruzione. Dal classico mattone al calcestruzzo.

Non è fantascienza ma il lavoro quotidiano di Officina dell’Ambiente, società di Lomello (Pavia) specializzata nel processo di valorizzazione industriale delle scorie ricavate dall’incenerimento del rifiuto solido urbano. L’azienda è nata nel 2000 dalla sinergia fra imprenditori del settore rifiuti e del recupero di scarti per le lavorazioni del cemento; il prodotto finale del processo di modificazione e recupero della scoria, basato su varie fasi di maturazione e trattamento senza l’aggiunta di reattivi chimici, si chiama Matrix.

L’intuizione è semplice: una volta passati all’inceneritore i rifiuti solidi urbani si trasformano in scorie minerali con proprietà di riuso notevoli per la produzione di un’ampia gamma di prodotti per l’edilizia, adatti per la costruzione di edifici ecosostenibili in linea con i parametri previsti dal sistema internazionale Leed (Leadership in Energy and Environmental Design); un peccato buttare tutto in una discarica.

E il peccato raddoppia se si pensa allo scempio ambientale legato all’apertura e alla gestione delle cave per lo stoccaggio dei rifiuti. Da qui l’avvio di una rigorosa sperimentazione in collaborazione con alcune delle più importanti società cementiere a livello internazionale. Oggi, a dieci anni dalla partenza della produzione, i settori merceologici nei quali è presente il Matrix comprendono clinker di cemento, calcestruzzo preconfezionato, manufatti prefabbricati di calcestruzzo, produzione di ceramica

e laterizi, produzione del conglomerato bituminoso, pavimentazioni stradali e infrastrutture stradali per l’arredo urbano.

Una “materia prima” dai molteplici usi

 

I vantaggi sono più d’uno. «La scoria non è mandata in discarica, ma come Matrix viene rei

mmessa virtuosamente nel sistema industriale, evitando di dover ricorrere all’estraz

ione di materiali dalle cave e miniere naturali e riducendo le emissioni di CO2 nel ciclo di lavorazione dei cementifici. Oltre a ciò, il Matrix è usato per produrre mattoni e aggregati per il calcestruzzo in sostituzione di sabbia e ghiaia naturali», continua Pinoli.

Sono vantaggi di sostenibilità edilizia visibili a tutti i diversi livelli e questo si traduce in meno costi a carico dell’ambiente». Matrix è a base silicea, ricco di ossidi di ferro e alluminio utili per la composizione dei cementi, con caratteristiche molto simili a quelle di una marna (roccia sedimentaria naturale costituita principalmente da calcare e argilla e ricavata da miniere a cielo aperto).

Oggi la Matrix Family prodotta da Officina dell’Ambiente comprende tre prodotti: oltre al Matrix Standard si contano Sand Matrix (con granulometria compresa fra 0 e 2 millimetri o fra 0 e 4 millimetri, per la produzione dei laterizi come smagrante dell’argilla, come aggregato fine per la produzione del conglomerato bituminoso e, anche, nella produzione dei manufatti di calcestruzzo) e AGMatrix (con granulometria fra 2 e 8 millimetri, adatto per l’aggiunta come aggregato alla produzione del calcestruzzo e dei manufatti di calcestruzzo e piastrelle).

Come previsto dalla direttiva europea Prodotti da costruzione, Matrix è soggetto a severi e regolari controlli, sia interni che da parte di enti esterni di auditing e ha una sua marcatura Ce che ne attesta la rispondenza a tutte le caratteristiche fisico-meccaniche tipiche dei prodotti per l’edilizia. «Il nostro prodotto rispetta certificazioni e caratteristiche tecniche dei prodotti “tradizionali” e, in accordo con le norme d’uso di settore, ne conserva le performance e la tecnica» aggiunge Pinoli.

Cosa si guadagna dal recupero degli scarti

 

Sostenibilità edilizia e recupero degli scarti vanno di pari passo. «L’industria edilizia contemporanea spinge sempre di più su progetti con materiali riciclati, per esempio a Milano il piano di trasformazione urbana dell’area di Garibaldi-Porta Nuova prevede la costruzione di edifici ecosostenibili secondo il dettato Leed», continua Pinoli.

Più in generale, sul mercato «c’è interesse forte per la sostenibilità e potrebbe esserci senza dubbio anche un vantaggio economico nell’utilizzo di materiali ricavati dal riuso degli scarti». Ci guadagnano ambiente ed economia. Il mercato è in espansione, «l’interesse verso prodotti adatti per l’utilizzo in ambito Leed aumenta sia per ragioni economiche (pesano meno sui costi di lavorazione), sia per una sensibilità molto più forte verso i progetti che utilizzano materiali riciclati; al punto che l’impiego di prodotti che riciclano materiali usati diventa in alcuni bandi di gara un elemento premiante che fa la differenza a scala di valutazione e punteggio».

E si guarda ancora avanti, ma da Mario Pinoli nessuna anticipazione. «Stiamo investendo tantissimo in ricerca al fine di sviluppare nuovi tipi di applicazioni per l’edilizia, ci sono ancora molti settori nei quali il Matrix può essere utilizzato».

 

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