Mantener in vita il patrimonio artigianale, quello tramandato dai padri o suggerito dal territorio in cui si vive, è questa la sfida di Arsalitartes, Dubbini e Marco Stefanelli, tre piccole grandi realtà che contribuiscono a tener vivo il bagaglio di conoscenze del saper fare italiano.
Arsalitartes si definisce un circuito artigianale a filiera corta, è composto da Michela Cavagna, architetto, Marina Maffei, grafica e Corrado Fileppo, designer-filosofo. Hanno scelto di recuperare la lana autoctona biellese e attraverso una filiera cortissima, fatta da un pastore, da una filatrice e da un tintore, ottengono dei filati bio, che tessono con telaio manuale a navetta. Ne fanno cuscini da terra per living e outdoor, microcuscini imbottiti con foglie di faggio e soluzioni d’arredo personalizzate.
Dubbini è un’azienda familiare della provincia di Ancona che tramanda di padre in figlio l’arte di fare maniglie in pressofusione a cera persa di tute le fogge e i metalli.
Marco Stefanelli ( www.marcostefanelli.it ), giovane designer lavora con i materiali naturali arrivati a fine vita, come gli sfridi di lavorazione delle segherie o i tronchi portati dall’acqua, e li reinterpreta: Brecce è una collezione di lampade fatta di tronchi, resina e led.
