Molti apparecchi per legge sono ancora catalogati come semplici elettrodomestici
I nosocomi producono tonnellate di rifiuti elettromedicali all’anno, ma «nella maggior parte dei casi – spiega Candido Manzoni, ad della società Lavoro e Ambiente, esperto del settore – vengono trattati come un banale asciugacapelli o un ferro da stiro, e questo è un rischio perché avrebbero bisogno di maggiore cautela»
Per avere un’idea della mole della spazzatura elettrica ed elettronica che esce mediamente dagli ospedali, basti sapere che «un’azienda sanitaria qualunque ne produce circa 50 tonnellate e nella sola Lombardia ne sono presenti più o meno un centinaio»
Il mancato smaltimento, oltre a costituire un pericolo potenziale per chi provvede al recupero e un danno per l’ambiente, rappresenta anche un’occasione persa in termini di riciclo. Infatti da questi rifiuti si potrebbero ottenere rame, ferro, alluminio, acciaio, vetro, plastica e le cosiddette “terre rare”, materiale prezioso composto da 17 elementi chimici usato di frequente negli apparecchi tecnologici.
