Inaugurata a Fusina l'innovativa centrale in grado di soddisfare il fabbisogno di 20.000 famiglie
Impianto a idrogeno Foto: enel.it
E’ in funzione a Fusina, in una lingua di terra veneziana, il primo impianto al mondo alimentato a idrogeno. Lo ha realizzato l’Enel, investendo nella centrale che l’ad Fulvio Conti ha definito «una perla dal punto di vista ingegneristico» qualcosa come 50 milioni. Il sogno cullato nel 2003 è così diventato una realtà, grazie ad una cooperazione tra Enel, Regione Veneto, Ministero dell’ Ambiente e Associazione industriali di Venezia. La scelta di Fusina come sede della sperimentazione è dovuta alla presenza della centrale termoelettrica a carbone e del vicino polo petrolchimico di Marghera che ha fornito le materie prime. L’impianto, con una potenza di 16 Mw, ha un rendimento elettrico complessivo pari al 41,6%, è in grado di produrre 60 milioni di kilowattora all’anno e può soddisfare l’esigenza di 20 mila famiglie, evitando l’emissione di 17mila tonnellate di C02. Tuttavia, i costi per produrre idrogeno, ha spiegato Conti, sono ancora alti e «non esiste ancora una tecnologia competitiva. Tant’è’ vero che il costo dell’energia che fornisce 20 mila famiglie è di 5/6 volte più caro di un impianto normale». LA STRADA di Enel per le energie rinnovabili contempla, tra l’altro, la centrale a carbone pulito di Porto Tolle per il quale «si sta completando l’iter organizzativo. Con l’obiettivo di poter presto catturare anche l’anidride carbonica, rendendo tale l’impianto il più avanzato mai costruito finora.
