Wise Society : Particella di Dio, il Cern conferma la scoperta

Particella di Dio, il Cern conferma la scoperta

di Ilaria Lucchetti
4 Luglio 2012

Lo scienziato che per primo intuì l'esistenza del bosone è membro della Royal Society inglese e vincitore del premio Wolf per la Fisica nel 2004

Al Cern, il più grande centro al mondo di fisica delle particelle, è tempo di festeggiamenti: è stata confermata la scoperta del bosone di Higgs, meglio noto come la “Particella di Dio”, quella che mancava per spiegare come mai tutte le cose dell’universo hanno una massa. L’ultimo pezzo del puzzle del Modello Standard che giustifica tutte le particelle fondamentali dell’universo.

Di fronte a tutti i ricercatori del laboratorio ginevrino è stata data la grande notizia, quella che viene considerata come la più importante rivelazione scientifica dell’ultimo secolo. A parlare sono stati Fabiola Gianotti, responsabile dell’esperimento Atlas, e Joe Incandela, referente dell’esperimento Cms.

I margini di errore, come il Cern aveva già anticipato ieri, sono prossimi allo zero ovvero l’attendibilità della dimostrazione è approssimata al 99,999% (classe di errore 5 sigma). A dare un contributo essenziale è stato il più avanzato acceleratore di particelle mai costruito, il Large Hadron Collider che, inaugurato nel 2008, ha cominciato a operare a pieno regime soltanto alla fine del 2009 per problemi tecnici.

Profondamente commosso il fisico Peter Higgs, il “papà” del bosone, classe 1929, che nel lontano 1964 ebbe l’intuizione mentre passeggiava sulle colline scozzesi e che da oggi si gode l’abbraccio virtuale della comunità scientifica planetaria.

 

 

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