Wise Society : Le decine di viti della Laguna

Le decine di viti della Laguna

di Redazione Wise Society
10 Dicembre 2014

Il CRA-Vit di Conegliano in collaborazione con le Università di Milano e Padova sta mappando le varietà lagunari per preservare la biodiversità

Allo Svalbard Global Seed Vault, la banca mondiale dei semi sita in una delle isole dell’arcipelago norvergese, il patrimonio sementiero dell’umanità è conservato in un rifugio che può resistere agli attacchi atomici e a quelli chimici. Preservare la biodiversità delle piante del pianeta, infatti, è una «priorità di cui non si parla abbastanza. Negli Usa, per esempio, si coltiva soltanto il 7% delle varietà di frutta d’inizio del secolo scorso», come ha spiegato al recente BCFN Forum, Johan Rockstrom del Resilience Stockholm.

Per questo il progetto è importante il progetto sviluppato dall’Università di Padova e Milano in collaborazione del Centro ricerca per la viticoltura (meglio conosciuto come CRA-Vit) di Conegliano Veneto che ha come obiettivo la realizzazione di una mappatura del patrimonio viticolo lagunare per scoprire origine, provenienza e caratteristiche delle antiche viti presenti nella zona.

Lo scopo, a conclusione del lavoro, oltre a quello di conservare i semi per non perdere, appunto, la biodiversità, è anche quello di impiantare due nuovi vigneti: il primo nel complesso religioso dei Carmelitani Scalzi e il secondo, che sarà il risultato della ristrutturazione di un vigneto già esistente, a Torcello. In questi due vigneti saranno utilizzate tutte le specie via via classificate attraverso lo studio del materiale genetico prelevato dalle piante mappate.

Fin qui sono state molte le varietà di uva mappate, sia tra le varietà da vino sia tra quelle da tavola. Tra le più particolari, nell’isola di S. Lazzaro degli Armeni, è stata identificata una varietà a bacca bianca chiamata Rushaki originaria dall’Istituto armeno di ricerca per la viticoltura, l’enologia e le piante arboree di Yerevan, intorno al 1930, e poi importata nella laguna di Venezia. Sette le varietà ancora non identificate.

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