Wise Society : In Toscana nasce il brevetto per coltivare sull’acqua

In Toscana nasce il brevetto per coltivare sull’acqua

di Redazione Wise Society
31 Ottobre 2014

Dall'Università di Firenze arriva Jellyfish Barge, il sistema innovativo che consente di far fiorire l'agricoltura senza consumare suolo

Serra galleggiante

Foto Pnat Srl-Dispaa

Fino a poco tempo fa l’idea di costruire una serra galleggiante in grado di produrre alimenti senza consumare suolo, acqua dolce ed energia chimica poteva sembrare una pura e semplice utopia. Ora, grazie ad un progetto di Pnat Srl-Dispaa spin off dell’Università di Firenze diretto dal professor Stefano Mancuso e realizzato con il sostegno della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze chiamato Jellyfish Barge, sarà possibile coltivare in mare.

Cos’è Jellyfish Barge

Composta da una piattaforma in legno di circa 70 metri quadrati, che galleggia su fusti di plastica riciclati al di sopra dei quali viene montata una serra per le coltivazioni alta 3,5 mt, con struttura in legno, acciaio e rivestimento in polietilene, Jellyfish pesca l’acqua (fino a 150 litri al giorno) attraverso dei dissalatori solari disposti lungo il perimetro. L’acqua salmastra, salata o anche inquinata viene così depurata facendo risparmiare fino al 70% dell’acqua normalmente utilizzata nelle colture tradizionali.

Ma la sostenibilità e l’innovazione di questo avveniristico sistema non finisce qui: l’energia per azionare le pompe è fornita da pannelli fotovoltaici, mini turbine eoliche e da un sistema che sfrutta il moto ondoso per produrre elettricità. Il tutto automatizzato e monitorato da lontano. Un progetto unico al mondo che sarà presentato in occasione di Expo 2015.

«E’ un manufatto d’avanguardia – spiega l’assessore all’agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori – che abbiamo sostenuto come Regione perché rappresenta come una ricerca di grande livello come quella che abbiamo in Toscana, può portarein termini di innovazione, ma anche di sostenibilità e partendo da materiali di recupero».

Il prototipo è stato installato nel Canale Navicelli tra Pisa e Livorno. Ora quest’idea già brevettata, aspetta di ottenere i finanziamenti necessari a entrare nel mercato.

Montaggio del Jellyfish

Foto Ufficio Stampa

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