Si chiama Fort Chipewyan ed è raggiungibile solo a bordo di un piccolo aereo da turismo. E' in questa provincia dell'ovest canadese, a settecento chilometri a nord di Edmonton, il capoluogo dell'Alberta, che si svolge la più grande corsa all'oro nero dell'era moderna. Con preoccupanti danni all'uomo e all'ambiente
Si chiama Fort Chipewyan ed è raggiungibile solo a bordo di un piccolo aereo da turismo.
E’ in questa provincia dell’ovest canadese, a settecento chilometri a nord di Edmonton, il capoluogo dell’Alberta, che si svolge la più grande corsa all’oro nero dell’era moderna. Più di 170 miliardi di barili, cioè la seconda riserva mondiale, sono sepolti sotto la foresta boreale su una superficie equivalente a un terzo dell’Italia. L’estrazione e la trasformazione di queste sabbie bituminose necessitano di quantità enormi di acqua (equivalente a cinque volte la quantità di petrolio estratto) e provocano notevoli danni all’ambiente.
Una decina di anni fa gli abitanti Fort Chipewyan hanno cominciato a pescare pesci deformi al sapore di petrolio. Poi il medico locale ha constatato nella popolazione diversi casi di un raro tumore delle vie biliari, con un aumento tumorale in costante crescita.