Wise Society : I Comuni Ricicloni sul tetto d’Italia grazie al rifiuto più puro

I Comuni Ricicloni sul tetto d’Italia grazie al rifiuto più puro

di Andrea Ballocchi
28 Giugno 2016

Il Consorzio Italiano Compostatori ha premiato quattro Comuni italiani dove il rifiuto organico è puro al 99%. Da Nord A Sud ecco le strategie per ottenere questi risultati

Quando si dice “in purezza” si tende a immaginare un vino prestigioso come il Barolo o il Brunello di Montalcino. Difficile pensare all’“umido”. Eppure puntare all’organico in purezza è una scelta decisamente ecosostenibile e vincente: prova ne è che ai quattro Comuni italiani con la più elevata purezza merceologica del rifiuto organico – inferiore all’1% in peso della FORSU analizzata – sia stato assegnato il premio del Consorzio italiano compostatori (Cic). Il premio per la miglior raccolta di verde ed organico è stato conferito in occasione di Comuni Ricicloni” di Legambiente durante il Terzo Forum Rifiuti.

Valbrembo (Bergamo) per il Nordovest, San Vendemiano (Treviso) per il Nordest, Vinci (Firenze) per il Centro e Castellana Grotte (Bari) per il Sud Italia sono gli “over the top”. Ma è solo la punta di un iceberg decisamente virtuoso: stando a quanto affermato dal presidente Cic Massimo Centemero, in Italia 525 realtà comunali superano il 65% di raccolta differenziata e producono meno di 75 chilogrammi annui per abitante di rifiuto secco indifferenziato. Ma come sono riusciti i Comuni premiati ad arrivare a una percentuale prossima al 100%?

OBIETTIVO: L’IMPIANTO IN PROPRIO – Partiamo dal Mezzogiorno e dalla città barese dove, ci racconta Domenico Mazzarisi, direttore generale della Multiservizi, società delegata all’attività, «da marzo 2014 a oggi non abbiamo mai superato lo 0,8% di impurità all’impianto di compostaggio, abbiamo conferito rifiuto umido al 99,3% in purezza». Per riuscirci il percorso ha visto anche un cambio di strategia: «se fino a gennaio ci si è affidati a un porta a porta mirato, successivamente si è lavorato sulla organizzazione della differenziata in isole ecologiche di prossimità distribuite per la città (46 punti cittadini) e, una volta raccolta, contiamo sull’azione di operatori dedicati che smistano i rifiuti e provvedono a selezionare ed evitare che all’impianto possano arrivare rifiuti non correttamente differenziati». Un “lavoro sporco”, letteralmente parlando, ma prezioso per cogliere l’obiettivo. La frazione umida viene poi inviata all’impianto di compostaggio di Laterza (Taranto). «Noi attualmente possiamo contare su due soli impianti, a Modugno e a Laterza, nel raggio di 150 chilometri. A mio avviso il piano regionale dei rifiuti deve fare in modo che i comuni possano dotarsi di un proprio impianto». Un’idea già presa in considerazione, racconta Mazzarisi, che segnala l’individuazione di un’ubicazione – nella zona industriale – dove realizzare una piccola struttura comunale.

LA PRIMA DELLA CLASSE – La raccolta è invece porta a porta (con l’isola ecologica per gli ingombranti) per Valbrembo (Bergamo), primo in assoluto col 99,6%. Una percentuale da guiness, il cui merito va, sottolinea a Wise Society il sindaco Elvio Bonalumi, ai cittadini «Il merito è principalmente loro, che sanno differenziare attuando una raccolta oculata». L’attività e l’impegno in questo percorso, segnala sempre il primo cittadino, è cominciata 20 anni fa, sostenuta da una costante operazione di informazione «e ora l’obiettivo sarà di arrivare al superamento della tassa rifiuti, puntando alla tariffa puntuale sui rifiuti». È un po’ la “Summa” del metodo di raccolta, con cui è possibile raggiungere la perfezione e il massimo dell’efficienza del sistema: in pratica, si tratta di un sistema di pesatura esatta dei rifiuti indifferenziati prodotti dalla singola utenza domestica; è anche il metodo più complicato quanto ad attuazione e piuttosto costoso. Per queste ragioni è attuato solo da un Comune su cinque.

FORMAZIONE E MICROCHIP – Veniamo agli altri due Comuni. A San Vendemiano (Treviso) la raccolta porta a porta rientra nella filosofia vincente insieme alla formazione dei cittadini «soprattutto quelli più giovani, sul riciclo dei rifiuti», ha segnalato in occasione della premiazione l’assessore all’ecologia Davide Cais. A Vinci, paese natale del celeberrimo Leonardo, la scienza è la benvenuta: sempre alla premiazione il dirigente area servizi di Publiambiente, Alessio Arrighi, ha spiegato che nel Comune fiorentino « i bidoni sono dotati di microchip in grado di tracciare i conferimenti anomali. Questo ci permette di contattare direttamente i cittadini e formarli sul corretto smaltimento dei rifiuti: in questo modo non soltanto assicuriamo la qualità della raccolta, ma allo stesso tempo dimostriamo agli utenti l’importanza del loro comportamento quotidiano».

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