Wise Society : GrabTree, un bosco della memoria tra verde e archeologia

GrabTree, un bosco della memoria tra verde e archeologia

di Maria Enza Giannetto/Nabu
30 Aprile 2018

Il progetto di Legambiente e A3Paesaggio prevede la creazione a Roma di una foresta urbana che dia vita al parco archeologico e trasformi in polmone verde uno spazio ai margini

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Sui 60 ettari di GRABtree è prevista la piantumazione di 3.590 alberi che garantiranno una ricca biodiversità oltre a un alto valore ornamentale e un importante ruolo ambientale, Foto iStock

Una foresta della memoria per far risorgere un’area degradata. GRABtree è il progetto ideato da Legambiente, A3Paesaggio e GRAB+ (la rete di cittadini a associazioni che ha disegnato e conquistato il finanziamento MIT/MIBACT per la realizzazione della ciclovia Grande Raccordo Anulare delle Bici di Roma) per la costituzione di un parco urbano con piante e alberi che ricordano chi non c’è più e rendono vitale uno spazio per attività all’aperto.  Il parco – costeggiato dal tracciato del GRAB – ospita infatti un lago e un ninfeo, orti urbani, vigneti e un giardino dei frutti dimenticati, un teatro e uno skatepark, una caffetteria e due velo stazioni, nonché 7 colline e 7 boschi sacri di piante commemorative.
Sui 60 ettari di GRABtree è prevista la piantumazione di 3.590 alberi che garantiranno una ricca biodiversità oltre a un alto valore ornamentale e un importante ruolo ambientale (catturano smog e gas serra, riducendo il rumore, mitigando la temperatura estiva).
L’area di intervento, ai margini dell’autostrada A24 e della ferrovia, è una porzione di città densamente abitata e gravata da numerosi problemi ambientali ma molto suggestiva. In questo territorio durante gli scavi Tav realizzati dal 1997, sono venute alla luce 2.200 tombe della più imponente necropoli di età imperiale che potrebbe così diventare fruibile (dopo il ritrovamento è stata rinterrata) e costituire il cuore archeologico di GRABtree. Dove c’era un’antica necropoli, quindi, potrebbe sorgere il sepolcreto del nuovo millennio assumendo un ruolo di ampia area di verde di qualità in una zona che necessita recupero e riqualificazione.

«GRABtree – sottolinea Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente e ideatore del progetto GRAB – è un progetto dal forte valore sociale, ambientale, paesaggistico ed è anche un acceleratore di processi culturali già in atto in altri Paesi dove i tradizionali luoghi della memoria sono sempre più green e vitali. Si tratta di un upgrade del progetto del Grande Raccordo Anulare delle Bici della Capitale, ed è un modo per cominciare a cambiare Roma, per restituire spazio pubblico ai cittadini e dare una nuova identità e nuove funzioni, sostenibili, ad aree marginali e degradate. Speriamo di poter ragionare presto di GRABtree col Comune di Roma e coi cittadini delle aree interessate dal progetto».

Di questa riqualificazione, di fatto, si parla da anni, ma nonostante i fondi  (6.336.400 euro) per realizzare il parco ci siano, si attende. Ora l’opportunità è offerta dall’incontro con l’idea progettuale di A3 Paesaggio, I am a tree.

«I AM A TREE – afferma Consuelo Fabriani, architetto paesaggista e titolare dello studio A3Paesaggio – è un progetto di forestazione urbana che chiama in gioco lo spazio dedicato al culto dei morti immaginando che ognuno di noi possa andare a trovare chi ci ha lasciato in un parco. È un progetto per ogni grande città dove la carenza di spazio, la qualità dell’aria, la salute dei cittadini, insieme al diffondersi della cremazione, impongo di ripensare ai luoghi della tradizione attraverso un nuovo linguaggio architettonico e paesaggistico».

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