Wise Society : Cavi e piloni addio: arriva l’energia senza fili

Cavi e piloni addio: arriva l’energia senza fili

di Andrea Ballocchi
12 Giugno 2017

Un team di ricercatori guidato da Marco Santarelli ha condotto un esperimento che è in grado di veicolare l’energia in modo wireless e pulito

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Marco Santarelli in occasione della presentazione del progetto di energia senza fili Elastic Energy, Foto: Res On Network

E se il futuro fosse l’energia senza fili? In un mondo in cui cavi, elettrodotti, tubazioni scorrono sopra e sotto terra per soddisfare i nostri fabbisogni energetici, pensare a un’alternativa wireless colpisce positivamente. Ma è solo un’idea, un’ipotesi possibile o qualcosa di più? Secondo Marco Santarelli è già alla base di un progetto concreto, che ha avuto anche una prima applicazione pratica con l’illuminazione del terzo piano della Torre di Cerrano, nell’Area Marina Protetta del Cerrano (Abruzzo) ed è stata presentata alla decima edizione del Festival dell’energia, in corso a Milano.

ELASTIC ENERGY – In occasione dell’intervista che ci aveva concesso, ci aveva descritto l’idea alla base dell’esperimento Elastic Energy: «Sono sufficienti due bobine di Tesla, la prima collegata alla rete elettrica e che una volta alimentata genera un campo magnetico. Le onde prodotte giungono alla seconda bobina, cui è collegata l’apparecchiatura. Dato che entrambe risuonano alla stessa frequenza, la seconda bobina raccoglie l’energia magnetica convertendola in elettrica, alimentando il dispositivo. Nell’esperimento condotto dal nostro staff di ReS On Network nell’area marina protetta del Cerrano, l’energia è stata prodotta e “trasportata” da un mix energetico costituito da moto ondoso e celle fotovoltaiche che ha conseguito l’accensione di una lampadina di 30 W. Funziona come la rete sanguigna o il Web come una forma di energia che si propaga, generando connessioni senza cavi, tra abitazione ad abitazione, in maniera innocua».

Elastic Energy fa parte di un programma di ricerca più ampio, denominato Netonnets, che prende spunto da alcuni esperimenti fatti a fine Ottocento da Nikola Tesla, ripresi dal MIT di Boston e oggi allo studio di un team di ricercatori guidati dallo stesso Santarelli in veste di direttore scientifico di Res On Network. Lui stesso ha affermato che in questo momento la trasmissione dell’energia senza fili «è la frontiera della ricerca in tutto il mondo perché eliminare i cavi renderà i nostri dispositivi e tutto ciò con cui interagiamo molto più efficiente, pratico e decisamente meno costoso». Con tale scoperta, prosegue, sarà possibile prevenire black-out e fornire interi quartieri con energia in surplus di impianti rinnovabili. «Stiamo conducendo esperimenti importanti sulla rete elettrica tradizionale con un approdo a un’energia senza fili che sfrutta anche l’energia da elementi ambientali secondo il principio della cosiddetta ‘risonanza reciproca’».

ALTRE SPERIMENTAZIONI – Dopo il primo esperimento nella Torre di Cerrano è in corso il Progetto “Isola delle Reti” che vuole portare in un ecosistema molto fragile, l’Isola dei Pescatori a Stresa (Verbano Cusio Ossola), in collaborazione con Enti internazionali, una sperimentazione e un miglioramento delle reti di Tesla e di una ricerca fatta dal MIT anni fa. I tempi per la diffusione di questa rivoluzione energetica non sono lontani: l’esperimento in Abruzzo ha dimostrato che è possibile trasmettere energia a una distanza di 500 metri e di produrre e stoccare 1 kW e mezzo di energia al giorno e fra meno di un anno sarà pronto un primo prototipo che mostri il funzionamento delle bobine

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Mai più piloni e tralicci dell’alta tensione: oggi l’energia senza fili può essere una realtà, Foto iStock

trasmettitrici a circa 20 chilometri.

ENERGIA PULITA, LOW COST E SICURA – Sia con il brevetto di Biro robot, che permette il monitoraggio real time dei consumi energetici, sia con quello dell’energia senza cavi, Santarelli sta cercando di dimostrare che dalla scienza arrivano le soluzioni per abbattere i costi, l’inquinamento ambientale e prevenire i black-out. «Nel prossimo futuro il costo dell’energia, luce e calore, potrà essere quasi zero e avremmo sempre meno interruzioni monitorando meglio l’efficienza energetica. Questo studio permetterà anche di monitorare meglio fenomeni legati alle infrastrutture critiche quali crisi e attacchi terroristici», conclude.

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