Al via il primo progetto in Italia di mobilità elettrica diffusa che permetterà di effettuare l’intero tour della regione unicamente a bordo di un'auto green
Duecento auto elettriche e quattrocento colonnine per la ricarica. Sono questi i numeri del progetto di mobilità elettrica diffusa Eco tour Sicilia lanciato dalla collaborazione tra la società di noleggio Sicily by Car, Enel e Renault. Il progetto, primo nel suo genere in Europa, ha l’obiettivo di offrire ai viaggiatori la possibilità di girare l’Isola a bordo della Renault Zoe, l’auto elettrica che vanta un’autonomia di 400 km Nedc (New european driving cycle), pari a 300 km in condizioni di utilizzo reale. Una vera e propria svolta ecologica per una regione in cui il limitato numero di infrastrutture per la ricarica è stato, fino ad ora, uno dei maggiori fattori ostativi per lo sviluppo della mobilità green.
Eco Tour Sicilia: un lodevole progetto di mobilità sostenibile
La Reanult Zoe di Sicily By Car è l’auto su cui la Sicilia punta per la mobilità elettrica dell’Isola
Il progetto è, in parte, già operativo: è già possibile, infatti, noleggiare l’auto con Sicily by Car per un mini tour ecosostenibile che coinvolge 26 comuni (tra cui i capoluoghi Palermo, Messina, Catania, Siracusa, Enna, Agrigento, Trapani) per un totale di 1.140 km. L’obiettivo è, però, quello di riuscire a passare dalle attuali 20 colonnine (altre 50 sono già state acquistate) a 200 entro qualche mese e a 400 in due anni.
«Credo con certezza che il futuro della mobilità e della qualità del territorio risiedano in queste vetture silenziose e non inquinanti – afferma Tommaso Dragotto, presidente di Sicily by Car -. Tecnologia e innovazione sono orientate a soluzioni sempre più avanzate di circolazione eco-compatibile. Saremo in grado di offrire una nuova modalità di guida in Sicilia. Si tratta di una svolta epocale, siamo infatti nelle condizioni di permettere agli “automobilisti green” di percorrere fino a 1.200 km».
Il progetto di mobilità elettrica di Sicily by car coinvolge 26 comuni, Giovanni Tagini/Groupe Renault
I tempi di realizzazione sono legati ai permessi e alle autorizzazioni da parte delle amministrazioni. Se le installazioni richiedono, infatti, tempi burocratici più brevi quando si tratta di luoghi privati, quando il suolo è pubblico l’iter è più complesso. Cruciale il ruolo di Enel che si dovrà occupare sia di fornire le infrastrutture necessarie al progetto sia di diffondere la cultura dell’auto ecosostenibile.
«Proprio per questo – sottolinea Nicola Lanzetta, responsabile Mercato Italia di Enel – alcune delle colonnine di ricarica saranno pubbliche e potranno essere utilizzate anche per la ricarica di veicoli elettrici privati, tutti coloro che sceglieranno un veicolo elettrico per i propri spostamenti». In questo modo si favorirà il processo di transazione verso un modello di mobilità elettrica e maggiormente sostenibile.
Per ricaricare basterà scaricare una app che consente di vedere dove si trova la colonnina, la sua disponibilità, agganciare una carta di credito ed effettuare la ricarica. L’alimentazione delle batterie costerà 2 centesimi di euro al minuto. L’auto elettrica Zoe è equipaggiata con il sistema Caméléon che permette di immagazzinare l’energia necessaria a percorrere 80 Km in soli 30 minuti (fino a 120 Km con ricarica a 43 kW).
