Wise Society : Dagli elettrodomestici dismessi una miniera di materie prime

Dagli elettrodomestici dismessi una miniera di materie prime

di Redazione Wise Society
25 Febbraio 2014

Dai Raee, così si chiamano in gergo, si ottiene plastica, rame, ferro e alluminio, si riduce la Co2 immessa in atmosfera e si risparmia energia elettrica

Sei tour Eiffel, 213 milioni di biro a sfera, 105 milioni di lattine da 33 centilitri e un gomitolo di rame che da Milano potrebbe essere srotolato fino a Mosca. Si tratta degli oggetti che potrebbero essere prodotti dall’insospettabile ingente miniera di materiali ottenuta in Italia nel 2013 dal riciclo di 70.400 tonnellate di frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni e tutti gli altri elettrodomestici dismessi correttamente dalle famiglie italiane. Sono i Raee, acronimo che sta per rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche della cui gestione si occupa Ecodom, il Consorzio italiano recupero e riciclaggio elettrodomestici, che da gennaio a dicembre 2013 ha riciclato 43.723 tonnellate di ferro, 1.684 di alluminio, 1.974 di rame e 6.840 di plastica. Tutto ciò senza considerare il risparmio di 73milioni di Kwh di quell’energia elettrica che sarebbe servita a produrre i materiali riciclati e l’evitata dispersione delle sostanze inquinanti contenuti in alcuni di questi elettrodomestici, su tutti i gas di frigoriferi e congelatori, se correttamente riciclati. «Sono 760mila le tonnellate di anidride carbonica delle quali abbiamo evitato l’immissione in atmosfera», sottolinea il direttore generale di Ecodom, Giorgio Arienti.  Tra le regioni più impegnate nel riciclo c’è la Lombardia che con 13.772 tonnellate di Raee raccolti guida la classifica italiana seguita da Toscana (7.127) ed Emilia Romagna (7.086).

Per incentivare le corrette abitudini e, soprattutto, per liberare in sicurezza cantine, solai e sgabuzzini Ecodom ha lanciato la campagna Garage Story  perché, spiegano dal Consorzio «nelle case di ogni famiglia italiana ci sono in media 8 elettrodomestici, tra grandi e piccoli, non funzionanti o non più in uso, per un totale di circa 200 milioni di pezzi che rappresentano un vero e proprio “tesoro” nascosto (e dimenticato)». Smaltire correttamente questo patrimonio consentirebbe di far muovere più velocemente i contatori che, in tempo reale, sul sito Ecodom, indicano la quantità di tonnellate di Raee gestite, i kWh di energia risparmiati e le tonnellate di Co2 “risparmiate” alla nostra atmosfera.

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