Wise Society : Auto ecologiche: in arrivo i nuovi modelli per dire addio alla CO2

Auto ecologiche: in arrivo i nuovi modelli per dire addio alla CO2

di Fiorenza Da Rold
9 Luglio 2012

I cittadini italiani sono gli europei più favorevoli alle vetture elettriche. Ma dal 2013 ci saranno anche quelle ad aria compressa. Per una mobilità più sostenibile a vantaggio del Pianeta

Tra tutti i Paesi del mondo, l’Italia è uno di quelli con la maggior percentuale di persone favorevoli all’auto elettrica, circa il 70 percento: lo indicano gli ultimi dati degli esperti di Deloitte, la più grande società di servizi alle imprese, nell’Osservatorio sull’auto elettrica arrivato quest’anno alla terza edizione.

Proprio mentre l’industria automobilistica attraversa un momento molto difficile, l’arrivo su larga scala della e-car e di altre motorizzazioni ecologiche è imminente. La crisi economica sta accelerando questo processo che trasformerà tutta la filiera industriale. Secondo le previsioni, la diffusione raggiungerà entro il 2020 un terzo delle vendite complessive, con una percentuale del 20 percento nelle aree urbane.

Le ultime ricerche dicono che l’e-car permette un risparmio di circa 85 percento dei costi di alimentazione e un drastico miglioramento dell’aria soprattutto nelle città, perché non produce CO2. Serve però una politica economica adeguata con incentivi e contributi per l’acquisto, oltre a nuove politiche di mobilità delle amministrazioni locali per le infrastrutture necessarie.

Inoltre, come suggerisce Thierry Boch (Ceo di E-move.me, primo brand di prodotti e servizi dedicati alla mobilità urbana) «Dovremmo fare come in Germania: accesso gratuito nelle zone a traffico limitato, sosta gratuita sulle strisce blu, esenzione dal pagamento del bollo e dimezzamento del costo dell’assicurazione».

Lo scenario in Italia e in Europa

 

L’UE ha già fissato gli obiettivi indispensabili: per il 2020 è necessario abbassare consumi ed emissioni di CO2 del 10 percento, anche a costo di vietare la circolazione delle auto nei centri urbani; per arrivare nel 2050 a ridurle fino al 60 percento, trasformando totalmente lo scenario europeo della mobilità. Come? Le auto ecologiche saranno la soluzione.

In Italia alla fine del 2011 si sono riunite a Milano Confindustra Anie (imprese dell’elettronica), Anfia (industrie automobilistiche), Comitato Elettrotecnico Italiano e Commissione Europea per pianificare entro il 2016 «le condizioni per lo sviluppo di massa dell’auto elettrica». Ovvero standard europei per componentistica e stazioni di ricarica, incentivi fiscali, prezzo dell’energia equiparato a quello per uso domestico. Occorrerà investire 60 miliardi in nuove infrastrutture di rete, e tali investimenti saranno un volano interessante anche per l’economia nazionale.

Ulteriore salto di qualità sarebbe quello di progettare automobili che facciano il pieno con le energie rinnovabili. In questo modo le auto diventerebbero parte integrante di un sistema più complesso di smart city, perché milioni di batterie servirebbero non solo a incrementare un trasporto senza emissioni, ma anche ad accumulare e stoccare l’energia rinnovabile prodotta in eccesso nei momenti di picco. E il circolo virtuoso potrebbe essere potenziato anche con la diffusione dell car sharing.

Un nuovo veicolo innovativo

 

Molte case automobilistiche stanno lavorando per produrre modelli con un rapporto prezzo/qualità invitante per i futuri utenti. Alla Scuola Politecnica del Design di Milano Patrick Lecharpy (Vicepresidente Design R&D and Nissan Synergies) e Luciano Bove (Design Manager R&D Design Studio di Renault) hanno raccontato, al pubblico e agli studenti del Master in Transportation and Car Design le diverse fasi del processo di creazione della Twizy. Si tratta di un quadriciclo leggero, particolarmente innovativo sotto il profilo della sicurezza e della stabilità; progettato nell’ottica di un aumento dell’accesso alla mobilità urbana attraverso nuove soluzioni di guida.

«Già a partire dalle modalità di lavoro e progettazione, il processo per la creazione di Twizy si configura come innovativo» ha spiegato Luciano Bove. «È stata infatti studiata con caratteristiche ergonomiche dai running designer insieme agli ingegneri per ottimizzare al massimo i consumi. Associa la facilità di guida e movimento di uno scooter con la sicurezza di un’automobile, e con le sue linee volutamente futuristiche esprime dinamismo anche esteticamente».

Al momento dell’acquisto (il costo è di 6990 euro) Twizy viene consegnata con una batteria a noleggio che ha un contratto di 3 anni, prolungabile e con assistenza compresa. Quindi, autonomia totale. Riguardo alle prestazioni, i primi test effettuati a Parigi hanno dimostrato risultati sorprendenti in termini di efficienza e agilità nel traffico: comparando l’attraversamento della città con un’altra automobile convenzionale sullo stesso itinerario, il tempo di percorrenza di Twizy è stato esattamente la metà.

Filiera corta anche nel settore automobilistico

 

Se ne parla da qualche anno, e finalmente entro il 2013 sarà commercializzata l’attesissima auto ad aria della lussemburghese MDI (Motor Development International). Si chiama Air-Pod ed è una city-car che costerà circa 7000 euro. E in seguito verrà lanciata una gamma completa di altri modelli: berlina, familiare, versione light senza patente, furgone, persino il trattore e il container. All’inizio sarà consegnata in Francia, con precedenza a chi l’ha già prenotata. Subito dopo verrà distribuita in tutti i Paesi europei.

La curiosità commerciale è  che per distribuire le nuove vetture ad aria compressa non ci saranno concessionarie, ma solo fabbriche: filiera corta dal produttore al consumatore, con relativo risparmio sui costi. Il piano di sviluppo della MDI prevede per adesso 25 officine in Francia e 20 in Italia, a cui verrà trasmesso tutto il necessario know how logistico. Questa strategia assicurerà notevoli vantaggi anche sotto il profilo sociale, perché implica il 30 percento di forza lavoro in più rispetto alla produzione centralizzata, con benefici economici a livello locale.

L’Air-Pod sarà economica anche da usare: meno di 1 euro per fare 100 km. Si carica in 2 minuti alla stazione di servizio, oppure in 3 ore con una normale presa di corrente grazie allo speciale motore/alternatore. Per prenotarla fin da adesso o per avere informazioni più specifiche basta andare sul sito della MDI.

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