Grazie al progetto realizzato in collaborazione tra Amsa, Comune e Polizia Locale in un anno rimossi dalle strade e recuperati 1.085 rottami di biciclette
Attaccate ai pali, agli archetti e alle ringhiere spesso cannibalizzate e private di ruote, manubrio e sella: quelle che una volta erano biciclette più o meno costose giacciono come carcasse abbandonate, parti del paesaggio urbano.
Ma se prima quei rottami restavano lì per anni a volte insieme alla catenella (nel frattempo) arrugginita con cui il proprietario l’aveva legata dando una sensazione di degrado urbano, oggi a Milano vengono rimosse e portate nelle riciclerie dell’azienda per la nettezza urbana del capoluogo lombardo. Grazie a Biciclami, il progetto del Comune di Milano realizzato da AMSA e i Vigili di quartiere della Polizia locale con l’aiuto dei cittadini, avviato nel gennaio del 2014 sono 1.085 i rottami di biciclette recuperati dalle strade di Milano in questi dodici mesi di cui 220 solo a gennaio del 2015.
«Un risultato molto positivo di contrasto al degrado, frutto della sinergia tra AMSA e Polizia Locale e della collaborazione dei milanesi che segnalano puntualmente i luoghi in cui è richiesto un intervento. Continueremo su questa strada» – sottolineano l’assessore alla Mobilità e Ambiente Piefrancesco Maran e l’assessore alla Sicurezza e Coesione sociale Marco Granelli.
Ma un grazie va detto anche alla tecnologia e all’applicazione mobile chiamata PULIamo di AMSA. Nella sezione Biciclami dell’app, i cittadini possono segnalare la presenza di biciclette abbandonate sul territorio inviando una foto e descrivendo le parti mancanti o danneggiate. Quando AMSA riceve la segnalazione, la inoltra ai Vigili di quartiere, che applicano un adesivo di avvertimento sulla carcassa: l’eventuale proprietario ha poi 20 giorni di tempo per recuperarla, prima che passino i netturbini a rimuoverla.
