Raee@scuola è il progetto di educazione ambientale promosso dal Centro di Coordinamento Raae e da Anci per insegnare ai bambini a gestire e smaltire correttamente i rifiuti tecnologici
Cellulari in disuso, computer inutilizzati, vecchi cavi e monitor, per non parlare degli elettrodomestici grandi e piccoli, ovvero una montagna di spazzatura elettronica che in Italia finisce spesso nel secchiello dell’indifferenziata. Come fare per cambiare le cose in un paese in cui appena la raccolta di rifiuti Raee, come si chiamano in gergo, ammonta ad appena 4 chili procapite contro i 10 di molti altri Paesi? Se lo sono chiesti quelli del Centro di Coordinamento Raee e, insieme all’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), hanno deciso di puntare all’educazione delle nuove generazioni.
È questa la genesi di Raee@scuola, progetto pilota di educazione ambientale a cura di Ancitel Energia e Ambiente che l’Anci e il Centro di Coordinamento Raee ha lanciato in 30 Comuni di 17 regioni diverse coinvolgendo 300 classi di quarta e quinta elementare e un testimonial che risponde al nome di Baz, comico amatissimo dai più piccoli. «Puntare sui giovani studenti rappresenta un salto di qualità, perché conosciamo l’efficienza dei ragazzi che potranno diventare a loro volta educatori», ha spiegato il delegato Anci ai Rifiuti Filippo Bernocchi illustrando l’iniziativa che si concluderà a marzo 2014.
In concreto Baz è il protagonista di tre spot a sostegno dell’iniziativa e apparirà in tutto il materiale divulgativo distribuito nelle scuole. Due le iniziative legate a Raee@scuola: “Fatti una foto Raee e vinci uno zaino super” che premierà gli studenti autori delle foto più creative che saranno pubblicate sul web e l’altra, più operativa, farà vincere con una lavagna interattiva multimediale la scuola che, in ognuna delle 17 regioni coinvolte, avrà raccolto il maggio quantitativo di rifiuti Raee.
