Si chiama The Farmery ed è il primo negozio dove i clienti possono raccogliere frutta e ortaggi direttamente dalle piante prima di passare alla cassa
L’idea gli è venuta osservando il lavoro delle imprese agricole nei campi della Nord Carolina, negli Stati Uniti. Perché piantare, far crescere, raccogliere, confezionare, caricare, trasportare, scaricare per portare i prodotti negli scaffali dei supermercati? Tutte operazioni che comportano dei costi, l’immissione nell’aria di C02 e un abbassamento della qualità dei prodotti, soprattutto quelli freschi.
E così Ben Greene, cresciuto in una famiglia di agricoltori e laureato in design industriale, ha creato The Farmery, un luogo dove poter coltivare e vendere nello stesso punto i prodotti della terra. Una spesa alternativa che consente ai clienti non solo di avere a disposizione merce genuina che essi stessi possono raccogliere dalle piante, ma che permette loro anche di osservare e seguire direttamente i metodi di produzione di frutta e ortaggi (fragole, lattuga, erbe aromatiche, funghi). E di sentirsi più coinvolti nella vita del quartiere. Il tutto coltivato in verticale con tecniche idroponiche per evitare il consumo di suolo.
Il primo (piccolo) negozio costruito riutilizzando i container per i trasporti navali e altri materiali ecologici, Ben lo ha realizzato a Relaigh la sua città. Ma ha in programma di creare dei “Farmery Store” molto più grandi e capienti anche in diverse città degli Stati Uniti. Secondo il suo progetto, nella Farmery avrà sede anche la sezione “Cafè“, dove il cibo servito sarà lo stesso che cresce all’interno del negozio.
«Spero – commenta Ben – che la Farmery faccia l’approccio delle persone verso il cibo e il loro modo di guardarlo”.
