Wise Society : Tinca gobba dorata, il primo pesce Dop d’acqua dolce

Tinca gobba dorata, il primo pesce Dop d’acqua dolce

di Mariella Caruso
28 Maggio 2018

Conosciuta come «pesce da cascina» questa specie allevata nel Pianalto di Porino sarà fino alla fine di ottobre al centro di un progetto di promozione e comunicazione finanziato dalla Regione Piemonte a

Ha attraversato i secoli sguazzando nelle pozze d’acqua piovana impermeabilizzate dall’argilla del Pianalto di Poirino, in Piemonte. È la tinca gobba dorata, primo (e fin qui unico) pesce d’acqua dolce ad essere riconosciuto come Dop in Italia, nonché primo in Europa. S

quame dorate, gibbosità sul dorso, allevamento semi-naturale sviluppato sin dal Medioevo, la tinca gobba dorata – la cui Dop è stata riconosciuta nel 2008 dall’Unione Europea – è il risultato di una lenta selezione varietale della specie selvatica “Tinca tinca”. Questo pesce di valore alimentare ed economico per le comunità che lo allevano, è stato nel 2018 al centro di un progetto di promozione e comunicazione finanziato dalla Regione Piemonte attraverso il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca.

tinca gobba dorata

La tinca gobba dorata, la cui Dop è stata riconosciuta nel 2008 dall’Unione Europea, è il risultato di una lenta selezione varietale della specie selvatica, Foto: Progetto Promozione Tinca Gobba Dorata Pianalto di Porino

Allevamento della Tinca Gobba Dorata

Quasi scomparso all’inizio degli anni ’80, l’allevamento della tinca gobba dorata, che oggi nella Dop può essere fatto anche con acque di falda e acque superficiali, è stato recuperato, non solo in chiave alimentare, ma anche in chiave paesaggistica: le peschiere dove si allevano le tinche, infatti, sono una peculiarità del paesaggio.

Non di rado, infatti, rientrano negli itinerari turistici di chi visita quei luoghi. Attualmente sono 300, nei 24 Comuni dalla collina chierese al Roero tra la provincia di Asti, Cuneo e la Città Metropolitana di Torino, gli stagni-peschiere nei quali la tinca gobba dorata viene allevata.

Un’attività che ha disegnato anche il paesaggio della zona in cui la tinchicoltura si è sviluppata nelle buche lasciate nel terreno argilloso dagli scavi per la produzione di mattoni e tegole. In queste buche in cui ristagnava l’acqua piovana si è insediata la tinca, conosciuta per questo anche come “pesce da cascina”.

Ricette con la Tinca

Dal punto di vista alimentare, invece, l’impegno promozionale sarà dedicato alla creazione di nuove ricette con la tinca che, solo nella produzione Dop, è di circa due quintali e mezzo.

tinca gobba dorata, pesce dop

Tante le ricette per cucinare la tinca gobba dorata, foto: Progetto Promozione Tinca Gobba Dorata Pianalto di Porino

La quasi totalità della tinca prodotta è, come nella tradizione piemontese anche di altri prodotti, preparata in “carpione”, quindi fritta e successivamente marinata con aceto, vino bianco ed erbe aromatiche. La necessità, però, è quella di trovare altre preparazioni.

Per questo è stato indetto anche il concorso “Una ricetta per la Tinca” aperto agli istituti alberghieri e ai corsi di formazione professionale di ambito gastronomico. La vittoria è andata ai ragazzi del laboratorio di cucina Inforcoop dell’istituto penale per minorenni Ferrante Aporti di Torino guidato dalla chef peruviana Roxana Rondan con “IncaTinca”, una ricetta che ha sposato elementi della gastronomia peruviana ai prodotti del territorio piemontese. La ricetta è stata presentata lo scorso maggio, insieme a tante altre affidate anche a chef come Marco Inglese che ha recentemente curato un intero menu a base di tinca gobba dorata, durante la 61esima Sagra della Tinca e dell’Asparago di Porino. Dal 15 settembre al 15 ottobre, a concludere le iniziative sarà “mese della tinca” con due giornate conclusive di visita alle peschiere di Poirino.

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