Wise Society : Pasqua vegetariana per 2 famiglie italiane su 10

Pasqua vegetariana per 2 famiglie italiane su 10

di Francesca Tozzi
25 Marzo 2013

Per la festività vengono macellati di solito circa 700mila agnelli e capretti. Quest'anno però il 20% degli italiani sceglierà un menu alternativo vegetariano. Come quello proposto dallo chef Simone Salvini

Natale con i tuoi ma anche Pasqua, visti i tempi di crisi che tendono a ricompattare le famiglie anche a tavola.

Famiglia fa rima con tradizione. Mangeremo quindi il tradizionale agnello o sperimenteremo nuove ricette più “ecosostenibili”? La Lav (Lega anti vivisezione), come tutti gli anni, lancia un appello per una Pasqua cruelty free: scegliendo di non portare in tavola la carne si risparmierebbero circa 700.000 agnelli e capretti che vengono di solito macellati per questa ricorrenza religiosa.

E per aiutare chi non ha dimestichezza con la cucina vegetariana, propone sul sito www.cambiamenu.it ricette prive di ingredienti di origine animale, ricette che vantano l’illustre collaborazione con lo chef Simone Salvini. Qualche esempio: tartare di ceci piccanti con foglie di insalata amara, spaghetti integrali alla carbonara vegetale, seitan arrostito al tamari con insalata russa di asparagi, cheese cake di latte di cocco e nocciole con gelatina ai frutti di bosco.

Al di là dei richiami delle associazioni ambientaliste, sembra che, come rende noto la stessa Lav, quest’anno due famiglie italiane su 10 festeggeranno la Pasqua senza mangiare agnelli o capretti. Dato in linea con quanto rilevato da Coldiretti in riferimento al rapporto su economia e lavoro diffuso dalla Confcommercio al Forum di Cernobbio: per la carne si è registrato, infatti, un vero e proprio crollo dei consumi, con un taglio del 7 per cento nelle macellazioni bovine nel primo bimestre, rispetto allo scorso anno. Nel 2013 cala quindi del 7 per cento il consumo di carne e a farne le spese  è stata soprattutto la carne rossa. Con la crisi, secondo un sondaggio on-line condotto sul sito www.coldiretti.it, quasi un italiano su tre (32%) a pranzo consuma esclusivamente un piatto di pasta che sazia di più e costa di meno mentre solo il 18% dichiara di fare quotidianamente un pranzo completo con un primo, un secondo, un contorno e un dolce o un frutto. Un cambiamento nelle abitudini alimentari legato alle difficoltà economiche ma anche a una maggior sensibilità per tematiche salutistiche e ambientali che sta portando molti italiani a limitare il consumo di carne e più in generale di cibi di origine animale.

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