Altro passo avanti dell'accordo sull'alimentazione e la nutrizione etica e sostenibile che sarà proposto come documento a Expo2015
3 dicembre, il Protocollo di Milano sull’alimentazione e la nutrizione fa un altro passo verso la sua meta che è l’adesione formale di tutti i paesi riuniti all’Expo Milano 2015 e il loro impegno nell’adoperarsi per “adottare, promuovere e conseguire modelli di sviluppo e di produzione più sostenibili e implementare e/o elaborare ulteriormente politiche e misure conformemente ai rispettivi contesti nazionali”.
Il Protocollo di Milano di cui è promotrice la Fondaziona Barilla Center for Food & Nutrition è in corso di elaborazione e l’edizione 2014 dell’International Forum on Food and Nutrition (3-4 dicembre) è l’occasione per approfondire i temi con i tanti sostenitori, tra enti, associazioni, imprese e privati cittadini, che stanno collaborando alla sua stesura definitiva che sarà presentata proprio in occasione di Expo 2015.
Tre le aree tematiche sulle quali ruotano le proposte del Protocollo di Milano sono: la riduzione della fame e l’adozione di stili di vita sostenibili; la diffusione dell’agricoltura biologica e la dimimuzione dello spreco alimentare. A sostenere questi tre temi c’è un paradosso ben sottolineato dai promotori: «Oggi, un terzo dei raccolti è impiegato per produrre mangimi e biocarburanti, nonostante il dilagare della fame e della malnutrizione. La domanda globale di biocarburanti arriverà a 172 miliardi di litri nel 2020, richiedendo la conversione di altri 40 milioni di ettari di terreni alla coltura per carburanti. Questa situazione non rappresenta solo uno spreco, ma aggrava la carenza mondiale di cibo». Un motivo in più per sostenere, come sta facendo anche wisesociety.it, il Protocollo di Milano.
