Wise Society : Greenpeace: giù le mani dall’oasi biologica di Kishantos

Greenpeace: giù le mani dall’oasi biologica di Kishantos

di Redazione Wise Society
6 Maggio 2014

L'organizzazione ecologista denuncia il governo ungherese e l'occupazione dell'area coltivata a farro e grano da parte del Fondo Nazionale Terreni

Si chiama Kishantos ed è una fattoria biologica non profit che sorge in Ungheria tra la capitale Budapest e il lago Balaton. Modello esemplare di centro ecologico, si estende per 452 ettari ma funge anche da centro di educazione e formazione.

Nata 21 anni fa grazie a una collaborazione tra Germania e Ungheria e con un contributo danese, è da sempre gestito dalle aziende agricole che ci lavorano.

Nell’ottobre del 2013 però il loro contratto è scaduto e dal novembre scorso l’area è al centro di una controversia. Secondo Greenpeace, il bando di gara per la riassegnazione dei terreni, è stato impugnato dal Fondo Nazionale Terreni che nel frattempo ha occupato l’area e a capo del quale il discusso premier ungherese Orbàn avrebbe piazzato alla direzione della fattoria un suo uomo di fiducia, il Segretario di Stato Bitay Martin. E per questo l’organizzazione ecologista si è attivata dapprima denunciando il governo e successivamente lanciando un appello firmato da più di 300 organizzazioni e da 24.000 persone per chiedere il rispetto delle terre e delle coltivazioni biologiche.

I nuovi inquilini del Fondo Nazionale Terreni avrebbero, sempre secondo Greenpeace, messo le mani su quasi tutta l’area arando terreni già coltivati a grano e farro provocando danni che uno dei fondatori di Kishantos, l’ingegnere ambientale Sàndorné Carpenter ha stimato in mezzo milione di euro.

Il popolo di Kishantos dove nei periodi di maggiore attività lavorano oltre 100 persone, promette battaglia e grida “giù le mani da Kishantos” invitando a firmare una petizione internazionale su facebook e sul sito thepetitionsite.com.

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