Wise Society : Come dimagrire mangiando

Come dimagrire mangiando

di Francesca Tozzi
6 Novembre 2012

La nutrigenomica ci insegna che il cibo non solo può aiutarci e prevenire e curare le malattie ma può essere il nostro più valido aiutante per perdere peso. Nel suo nuovo libro “Mangia che dimagrisci” il dottor Filippo Ongaro spiega come e perché

Secondo la nutrigenomica, tutto ciò che mangiamo influisce sullo sviluppo del nostro patrimonio genetico e quindi sulla qualità e durata della nostra vita: attivando alcuni geni e disattivandone altri, il cibo influenza la genesi di alcune malattie. In altre parole, nessun farmaco e nessuna terapia sono migliori dell’alimentazione quotidiana per mantenerci in salute, per prevenire e curare le principali malattie croniche, dal diabete all’Alzheimer, dai tumori alle patologie cardiovascolari.

Ma c’è di più. Il cibo, che per molti di noi è uno sfogo alle frustrazioni e un nemico da combattere, non ci fa solo ingrassare: può essere il principale responsabile della perdita di peso. È questa l’idea che supporta il libro di Filippo Ongaro “Mangia che dimagrisci”. Edito da Piemme, il volume ha un titolo accattivante; potrebbe sembrare un paradosso o una falsa promessa. In realtà, l’autore usa tutti i capitoli per evidenziarne nel dettaglio la base scientifica riservando la parte finale ai consigli pratici e alle ricette.

Sono decenni che nel mondo occi­den­tale una schiera di “esperti” scio­rina senza posa for­mule magi­che pronte all’uso per il dima­gri­mento. Sono quasi sem­pre le stesse, con poche varianti det­tate da mode pas­seg­gere, e par­lano di calo­rie, di bilan­cio ener­ge­tico, di “entrate” che devono essere minori rispetto ai “con­sumi”. Chi vuole per­dere peso è poi ber­sa­glio di un’infinità di diete, molte delle quali arri­vate facendo un gran rumore per poi spa­rire pian piano nel silen­zio. A que­ste si aggiun­gono i mes­saggi costanti e inva­denti del mar­ke­ting delle indu­strie ali­men­tari, che ci con­di­zio­nano a com­prare cibi senza zuc­cheri (ma pieni di dol­ci­fi­canti), cibi “light” poveri in grassi (ma pieni di zuc­cheri), cibi spac­ciati come natu­rali (ma pieni di conservanti). Una palude di infor­ma­zioni vaghe e con­fuse. Basti solo pensare che la margarina vegetale, ricca di grassi trans, viene di solito percepita come più salutare del burro solo perché quest’ultimo è un grasso di origine animale.

Una cosa è certa: con­ti­nuiamo a ingras­sare. 44 italiani su 100 risultano essere in sovrappeso. Per invertire questa tendenza, spiega il dottor Ongaro, medico d’avanguardia e pioniere della medicina rigenerativa e anti-aging, è necessario prendere coscienza del fatto che qual­cosa si è spez­zato nel deli­cato equi­li­brio che lega il nostro meta­bo­li­smo all’ambiente che ci cir­conda e che l’origine di que­sta frat­tura va ricer­cata nel cibo che inge­riamo: iper­pro­ces­sato, iper­ca­lo­rico e ipo­nu­triente.

Non basta calcolare le calorie in entrata e in uscita, ma calibrare e abbinare i nutrienti e gli ingredienti tenendo conto dell’effetto che hanno sul meta­bo­li­smo, sugli ormoni, sulle cellule. Senza dimenticare altri fattori che, influendo in positivo o in negativo sul nostro DNA, possono condizionare forma fisica e peso corporeo, come per esempio lo stress e l’attività fisica. Solo un approc­cio scien­ti­fico può aiu­tarci a ritro­vare quell’equilibrio per­duto e a per­dere peso per non ingras­sare più. Sfatando falsi miti e dimostrando l’inadeguatezza della maggior parte delle diete ipocaloriche, Filippo Ongaro concentra tutta la sua conoscenza di medicina funzionale e anti-aging per spiegare cosa, quanto e come mangiare.

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