Wise Society : Come cucinare piatti per nutrire il cuore

Come cucinare piatti per nutrire il cuore

di Fabio Di Todaro
26 Luglio 2016

In un saggio scritto a sei mani da una cardiologa (Leda Galiuto), un nutrizionista (Giacinto Miggiano) e uno chef (Heinz Beck) i consigli utili per nutrire il cuore e rispettare la propria salute cardiovascolare

Cardiovascolari, Nutrire il cuore

Nutrire il cuore, il nuovo libro che vi spiega i segreti su come cucinare ed evitare problemi cardiovascolari

Si sono messi assieme, per unire le forze, oltre che le competenze. Cosa possono realizzare a braccetto una cardiologa (Leda Galiuto), un nutrizionista (Giacinto Miggiano) e uno chef (Heinz Beck)? «Nutrire il cuore» (edito da L’Asino d’Oro, 149 pagine, 15 euro), il frutto del loro lavoro congiunto, è un testo da tenere in libreria, se non proprio in cucina. Lo hanno scritto a quattro mani i due specialisti del policlinico Gemelli di Roma, ma fondamentale è stato anche il supporto dell’uomo dei fornelli: in grado di mettere a disposizione dei lettori una serie di proposte culinarie in grado di soddisfare il palato, senza per questo mettere a rischio la salute. L’opera punta dritto al cuore, ma pure al cervello: in tutti i sensi.

NOVE INFARTI SU DIECI SI POSSONO PREVENIRE A TAVOLA – Non si tratta infatti di un racconto emotivo, bensì di un saggio che elenca in maniera fluente e accessibile al grande pubblico una serie di consigli utili per nutrire il cuore e rispettare la propria salute cardiovascolare. Fare prevenzione in questo senso, d’altronde, è fondamentale, soprattutto nella società occidentale in cui l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale, se messi assieme, fanno più morti del cancro. Partendo dal rigore scientifico, i due specialisti hanno messo nero su bianco alcuni aspetti che spesso vengono trascurati. Densa anche la prefazione dell’opera, siglata da Filippo Crea, direttore dell’unità operativa di cardiologia della struttura capitolina. Quanti sanno, per esempio, che nove infarti su dieci potrebbero essere evitati se soltanto si riuscisse a porre un argine a diversi fattori di rischio quali l’ipertensione, il diabete, il fumo di sigaretta e la sedentarietà? Risulta quindi evidente come buona parte della prevenzione possa partire dalla tavola, oltre che dall’adozione di uno stile di vita salutare.  Attraverso la lettura del manuale, si scoprono le diverse facce del cuore: quello in forma e quello a rischio, quello magro e quello grasso, quello stressato e quello stanco. Un focus è rivolto al cuore delle donne, «ancora troppo poco studiato e in grado di generare condizioni di gran lunga diverse da quelle che si riscontrano tra gli uomini», avverte Galiuto, da anni impegnata nel settore emergente della medicina di genere: soprattutto in ambito cardiologico.

CONSIGLI PRATICI DA METTERE A TAVOLA – Leggere questo libro rappresenta una valida occasione per sfatare alcuni luoghi comuni e consolidare alcune evidenze. Al cuore non si comanda, è vero, ma le scelte quotidiane possono comunque indirizzarlo sulla retta via. Sì allora senza esitazioni alla frutta secca e ai semi oleosi. Addio, si spera una volta per tutte, al falso mito che vorrebbe un calice di vino rosso in grado di «proteggere» quel muscolo che è poi la sintesi della vita. Grassi saturi bocciati, tra cui dunque anche l’olio di palma, nonostante i diversi tentativi di riabilitazione abbozzati negli ultimi mesi. Rimandato (in attesa di ulteriori riscontri) il caffè: almeno per quel che concerne la prevenzione cardiovascolare. Alle proposte di Beck è dedicato l’ultimo capitolo del libro, in cui si trovano ricette facili – sono evidenziate le proteine, i grassi, i carboidrati, le calorie e il colesterolo – capaci di soddisfare ogni tipo di gusto. Possono bastare un paio d’ore per scorrere tutte le pagine di questo agevole manuale e scoprire come proteggere il proprio cuore. E, perché no, trovare anche una soluzione per la prossima cena.

Twitter @fabioditodaro

© Riproduzione riservata
Altri contenuti su questi temi:
Continua a leggere questo articolo: